IL NOME. LA TRAGEDIA. Indagata per omicidio stradale anche la madre della bimba di 8 anni morta nella Smart

26 Agosto 2024 - 18:58

Prosegue a spron battuto l’inchiesta della procura della Repubblica di Aversa Napoli Nord. La svolta dopo la notizia dell’arresto (di cui vi abbiamo dato notizia) di Francesco D’Alterio, il conducente pregiudicato appena uscito dagli arresti domiciliari e sprovvisto di patente

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CASTEL VOLTURNO – La vicenda tragica della via Domiziana di per sé si connota minuto per minuto con elementi tragici sempre più sordidi.

In quella Smart (fortwo), omologata per portare solo una seconda persone oltre al conducente, c’erano i citati conducente e passeggero, ma anche due bambine che mai e mai avrebbero dovuto star lì.

Cosa che già denota un marchio lascivo di chi quell’auto conduceva rispetto ai dettami della legge. Una legge che lo aveva punito a lungo, in quanto quel conducente, come abbiamo già scritto, proprio quel mattino era uscito dagli arresti domiciliari legati a un furto compiuto.

Ora, non vogliamo metterci a scrivere un trattatello socio antropologico, ma è chiaro che gli elementi di rischio rispetto ad una probabilità che rappresenta comunque una variabile che prescinde da ogni fattore specifico presente in una vicenda, erano visibili e chiarissimi.

Il conducente. peraltro sprovvisto di patente, Francesco D’Alterio, 47 anni, e la madre delle due bambini sono stati due irresponsabili. Michelle

Volpe, 8 anni, è morta non perché si è trovata al posto sbagliato e nel momento sbagliata, ma perché due soggetti, tra cui la madre, l’hanno esposta ad un rischio trasformatosi poi in effetto letale.

Dunque ci sta che dopo l’arresto di D’Alterio per il reato di omicidio stradale, la stessa accusa sia stata contestata in concorso alla sua compagna, Anna Boscaglia, 37enne madre della vittima e dell’altra giovane ferita.