Il SINDACO Marcello De Rosa INDAGATO. Impossibile mettere le cimici perchè aveva la scorta. Fu utilizzato un virus nel suo telefonino

27 Gennaio 2020 - 12:28

CASAPESENNA – (g.g.) Un conflitto di poteri e di interessi. Interessi non considerati nell’accezione tipica dell’espressione, ma proprio come interessi investigativi. E’ un pò buffa, tutto sommato, la vicenda del sindaco di Casapesenna Marcello De Rosa, il quale gode, da anni, di una scorta e, allo stesso tempo, è stato indagato per la nota vicenda delle presunte minacce al consigliere comunale Sebastiano Cilindro allo scopo di fargli rassegnare le dimissioni.

Non fu possibile inserire cimici nella sua auto perchè gli uomini della polizia giudiziaria ebbero il problema di farlo in una vettura condotta da altri esponenti delle forze dell’ordine, cioè quelli della scorta di De Rosa. Iniettarono dunque nel cellulare del sindaco, un virus, evitando “interventi materiali” sul dispositivo. In questo tratto dell’informativa, viene fatto riferimento al “forte risentimento” nei confronti della giornalista Marilena Natale e anche di altri giornalisti (dobbiamo ritenere che siamo coinvolti anche noi, anche se il nome di questo giornale non viene fatto) che, a suo dire, lo avrebbero colpevolizzato sia mediaticamente sia nelle aule di tribunale.

Noi, in verità, in tribunale non l’abbiamo mai colpevolizzato. E, tutto sommato, neppure mediaticamente. Noi abbiamo solamente pubblicato fatti e circostanze oggettive, legate a documenti ufficiali dell’autorità giudiziaria, sulle quali il sindaco Marcello De Rosa, che noi non conosciamo personalmente e mai con lui abbiamo parlato, non ha mai risposto nel merito, abbandonandosi a contumelie di ogni genere che non affrontavano mai le questioni di contenuto da noi poste.

 

QUI SOTTO LO STRALCIO DELL’INFORMATIVA