IL VIDEO. Guarda la prodigiosa bimba di 3 anni che cucina

8 Aprile 2021 - 12:51

Una nostra breve riflessione né moralistica né drammatizzante, ma che propone un piccolissimo spunto di riflessione sul problema del libero arbitrio di una bimba che avrebbe il diritto di decidere da sola per evitare il pericolo di apparire a qualcuno una sorta di “foca ammaestrata”

 

 

CALVI RISORTA – Discutibile finché si vuole, ma giornalisticamente valido il documento video che pubblichiamo come elemento fondamentale di cui questo articolo di presentazione è corredo.
La storia dei bambini prodigio è fitta di episodi, di situazioni, di incredibili performance che ancora oggi affollano i sentieri più accorsati e frequentati della rete, partendo dalle norme involucro di Youtube.

Abbiamo deciso di presentare questo video, ultimo anello in ordine di tempo di una lunga serie di testimonianze simili, che hanno dato corpo alla struttura del canale dedicato Aurora Chef, semplicemente perché è molto popolare, perché Youtube lo pubblica, Facebook lo pubblica.

E dunque, siccome queste tentacolari multinazionali del web stanno lì continuamente a “coglionare” il mondo con le loro moralistiche lezioncine su quello che è pubblicabile e quello che non lo è, sulla tutela dei minori, che facciamo noi di Casertace, ci mettiamo a contestare “cotanta” autorevolezza?
Qualche dubbio lo abbiamo avuto, perché la combinazione tra l’estro di cuoca provetta di questa bambina e la decisione di sua madre, che impugna materialmente la telecamera, qualche perplessità la suscita.
Ci si potrebbe chiedere, ad esempio: ma il processo di affermazione di una volontà di libero arbitrio è già nelle corde di una bambina di tre anni, in grado di decidere autonomamente se mostrarsi o meno al mondo del web, oppure questa funzione è assorbita da un genitore, da una madre, la quale decide in proprio per la bambina?
Il video è senz’altro piacevole, suscita tenerezza e contiene quei connotati tipici della struttura pop che lo rende, per usare un termine peculiare della rete, assolutamente virale. Lungi da noi ogni forma di espressione moralistica.

Men che meno stiamo qui a fare i tromboni bollando di infamia la decisione di questa mamma di diventare soggetto, ma anche oggetto, di un successo social. Per carità, è legittimo. Ma il problema è quello segnalato prima. Se la signora fosse riuscita a diventare essa stessa protagonista del video, scalando la difficoltà che una donna adulta incontra nel crearsi una immagine non ordinaria quando cucina, sarebbe stato meglio. È normale che la corsa alla notorietà nel mondo social diventa molto più agevole nel momento in cui si costruisce, evidenziandola direttamente, l’immagine di una bambina prodigio.
Ecco, il punto è proprio questo: pur rifuggendo ogni posizione dogmatica e fondamentalista sulla serissima questione della tutela dei minori, che non può essere sollevata drammaticamente rispetto a una bimba che cucina, ci limitiamo solo a stimolare la riflessione breve dei nostri lettori sul discorso del libero arbitrio (ragionevolmente indecifrabile, al momento, nella bimba) che, come sapete, rappresenta un elemento costitutivo della cultura liberale, autentico manifesto e brand di questo giornale.

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