INCIDENTE MORTALE. Alfredo avrebbe compiuto 18 anni tra pochi giorni. Il lutto del sindaco e lo stop all’arrivo del santo dal mare

12 Agosto 2024 - 17:28

CELLOLE – È difficile dover raccontare la morte di un ragazzo di 17 anni.

Lo è per il modo in cui è avvenuta, a seguito di una collisione stradale violenta, ma lo è soprattutto perché Alfredo Sparagna aveva 17 anni, un’età in cui il pensiero della morte non dovrebbe neanche sfiorare.

Figlio di un agente immobiliare della zona, nipote della consigliera comunale Simona Di Paolo, è la vittima del tragico schianto di questa mattina avvenuto a Sessa Aurunca, lungo via raccomandata. Come raccontato già questa mattina (leggi qui l’ultim’ora), sono state una Fiat 500 e una Suzuki a scontrarsi frontalmente.

Sono tre i giovani, tra i 21 e i 27 anni, a restare feriti nell’impatto.

Il ragazzo alla guida della Suzuki e una giovane sono ricoverati all’ospedale di Caserta, una ventunenne di Sessa Aurunca, invece, ha dovuto subire un complicato intervento chirurgico nella struttura sanitaria pubblica sessana per diminuire i danni dei traumi al torace e alla testa subiti dopo l’impatto.

Della morte di Alfredo Sparagna, spirato a una settimana dal suo compleanno, ha scritto anche il sindaco di Cellole, Guido di Leone, tramite un post Facebook che leggerete in calce all’articolo.

Per dimostrare la propria partecipazione alla tragedia, il comitato per la festa di San Vito, in programma oggi, ha annullato la cerimonia dello sbarco della statua raffigurante il santo.

Ogni parola è superflua in questo momento.
È impossibile da accettare tale notizia.
Cellole piange il giovane Alfredo Sparagna, coinvolto in un incidente stradale, avrebbe compiuto diciotto anni tra pochi giorni.
Alfredo era un ragazzo dolcissimo ed educato.
Aveva una vita avanti a lui, non doveva andare così.
L’intera comunità è sconvolta.
Sono vicino, unitamente alla mia Amministrazione, alle famiglie Sparagna e Di Paolo per questa tragedia.
Non ci sono parole.
Fai buon viaggio Alfredino, che il Signore ti abbia in gloria.