JUVECASERTA. Che sofferenza, ma batte anche Ravenna
6 Ottobre 2025 - 16:49

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CASERTA (Giuseppe Carusone) – Si potrebbe obiettare che questa JuveCaserta abbia prestazioni altalenanti nell’arco della partita, che questa squadra si addormenti all’improvviso e abbia degli allarmanti vuoti nel corso dei 40 minuti, si potrebbe insinuare che quando arriveranno le sfide decisive contro le dirette concorrenti, questo atteggiamento non basterà per prevalere, ma sta di fatto che la Paperdì è a punteggio pieno. Tre partite, tre vittorie. Sofferte tutte e tre; in rimonta le due casalinghe, insperata la prima al PalaPiccolo contro Jesi e molto sudata la seconda contro l’OraSì Ravenna.
Quest’ultima gara interna ha visto i bianconeri in svantaggio per i primi tre quarti, fino al -13 (22-35 del secondo parziale), poi però è innegabile che il PalaPiccolo sia, come l’anno scorso, e ancor più dell’anno scorso, un fattore determinante su cui puntare in questa campagna stagionale. Così come è innegabile che nei momenti decisivi sia il capitano casertano Domenico D’Argenzio ad accendere la miccia, la luce nel buio in cui Caserta stessa va a cacciarsi. Così come contro Jesi, è proprio lui a ricucire il gap, assistito al solito dalle triple immancabili del casertano d’adozione Matteo Laganà, dalla possente stazza di Radunic, dal prezioso apporto offensivo di Hadzic e Nobile. Ma sugli scudi dell’ultimo match ci va Brambilla; un po’ sottotono nelle prime due di campionato, l’ex Mestre ha fatto ciò che gli riesce meglio: passare in sordina gran parte della gara per poi brillare nel momento “sliding door”. E nel momento cruciale Brambilla ha recuperato due fondamentali rimbalzi difensivi per poi infilare la tripla del sorpasso decisivo sul 68-65 a 6:20 dalla fine, riportando Caserta avanti dopo ben 29 minuti, praticamente dopo essere stata sempre sotto nel punteggio. Quei lampi hanno dato la stura alla terza vittoria di fila, chiusa per 80 a 72. La Juve vince, soffre, si attacca al pubblico, ma, appunto, vince.
E vincere aiuta sempre, e aggiunge tempo extra per lavorare e migliorare, specie per una squadra con tanti giocatori nuovi che hanno bisogno ancora di qualche momento in più per amalgamarsi ed essere esplosivi al massimo del loro potenziale. È chiaro che i passaggi a vuoto, le dormite difensive e i pochi rimbalzi catturati sarebbero un problema in futuro, ma Caserta intanto continua a vincere, si dimostra squadra concreta e compatta e ben consapevole dei suoi limiti e soprattutto di dove può arrivare in breve tempo con il lavoro e con il morale al massimo.
Il mese di ottobre vedrà la Paperdì giocare ben quattro partite in casa. Oltre Ravenna, già ospitata, arriveranno Imola, Chiusi e la Luiss Roma a far visita al PalaPiccolo. L’occasione è ghiotta per continuare a costruire una base di classifica solida. Intanto domenica prossima, 12 ottobre, Caserta tornerà in trasferta, stavolta a Ferrara, che ha vinto le ultime due sfide fuori casa, perdendo solo la prima di un punto contro la forte Pielle Livorno. Insomma una squadra tutt’altro che debole, un test tutt’altro che banale, una sfida molto indicativa del livello e della tenuta mentale della Juve.