La morte di Patrizio Spasiano, il padre: “Non doveva essere lì, era un tirocinante”

12 Gennaio 2025 - 11:54

“Sono passate 24 ore e io non so ancora come è morto mio figlio. Nessuno me l’ha detto”

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GRICIGNANO D’AVERSA – Era originario di Secondigliano, Patrizio Spasiano, il giovane operaio tirocinante di 19 anni morto venerdì pomeriggio nella fabbrica dove lavorava, la Frigocaserta srl di Gricignano d’Aversa. L’operaio, avrebbe compiuto 20 anni ad agosto, era dipendente, da soli tre mesi, della cooperativa Cofrin che si stava occupando dell’ampliamento del capannone che ospita la sala macchine da cui partono i tubi per gli impianti di refrigerazione della Frigocaserta.

Insieme ad altri tre colleghi si era recato nei pressi dell’area dove erano presenti dei serbatoi contenenti ammoniaca per effettuare delle misurazioni. Per cause ancora in corso di accertamento, da una delle condutture c’è stata una perdita che ha disperso ammoniaca nell’aria. I suoi tre colleghi sono riusciti ad abbandonare l’area mettendosi in salvo mentre Patrizio, che si trovava su un’impalcatura, non ce l’ha fatta a uscire.

Le operazioni di soccorso, da parte dei vigili del fuoco, sono state piuttosto complesse proprio per la presenza di una nube di ammoniaca all’interno del capannone. Il suo corpo è stato recuperato dai vigili del fuoco soltanto qualche ora dopo il decesso, a causa dei fumi tossici, per i quali è stato raccomandato anche alla popolazione di limitare le uscite all’esterno e di tenere le finestre chiuse.

Tutti volevano bene a Patrizio, lo chiamavano “Spasià”. Aveva voglia di lavorare, lo ha fatto da quando aveva tredici anni. Prima vendeva panini, poi ha preso il patentino di saldatore attraverso il collocamento ed ha trovato quel posto. Era contento. Dopo il motorino aveva cambiato passione, pensava al Napoli e soprattutto a Noemi, la sua fidanzata. Si volevano bene.

Non so ancora come è morto mio figlio nessuno me lo ha detto”. Sono le parole di Armando Spasiano, il papà di Patrizio, operaio come il figlio.

Indagini sono in corso da parte dell’autorità giudiziaria. Le perizie dovranno far luce sulla dinamica di quanto accaduto intanto l’area dove si è verificato l’incidente è stata posta sotto sequestro.

Il pubblico ministero ha disposto l’autopsia sul corpo del giovane che è stato trasferito al Secondo Policlinico di Napoli dove verrà effettuato l’accertamento medico legale che chiarirà le cause del decesso.