LA NOTA. CASERTA, città dello sperpero di denaro pubblico. Spunta una fioriera in costruzione in Piazza Vanvitelli

23 Maggio 2020 - 08:40

Ecco le immagini dei lavori in corso. Farà la fine di altre opere lasciate poi a rinsecchirsi in diversi punti della città? Secondo noi, sì

 

CASERTA (pm) Caserta si conferma capitale dello sperpero del danaro pubblico. Con i guai di questo periodo, qualche scienziato si è inventa un’amenità unica, come quella che sta nascendo in piazza della Prefettura, pensando forse di stupire la cittadinanza con un effetto speciale. Si tratta di una fioriera a contrafforte, recante la scritta CITTÀ DI CASERTA composta con arboscelli verdi. Sono le famigerate pedane di corso Trieste che, eliminate a furor di popolo,  si ripresentano sotto altre spoglie.

Gli amministratori di questa disastrata città insistono a cimentarsi, nel furore della spesa fine a se stessa, con qualcosa che non è nelle loro corde, ossia la manutenzione. Proprio per questo facciamo una facilissima previsione: tempo qualche mese dalla inaugurazione di questo nuovo ed inutile manufatto, ed esso cadrà nel consueto abbandono, con le piantine rinsecchite e qualche cane a servirsene per le proprie deiezioni.

Il capoluogo ha già sperimentato questo tipo di arredo urbano, quando nell’aiuola prospiciente la Flora, con la giunta Falco, venne realizzato un calendario floreale, la cui data che veniva rinnovata giornalmente con boccioli e corolle sempre nuove. Sappiamo che fine ha fatto. Quello che resta è un prato rinsecchito ed una delle due piante a suo tempo piantumate per disobbedienza civile da un movimento socio-politico cittadino, mai rimossa per l’insipienza di chi avrebbe dovuto farlo.

Invece di buttare soldi così, si facciano cose realmente utili, come quella di far funzionare finalmente l’emeroteca cittadina, dove non è neanche possibile leggere un quotidiano del giorno. Ridicolo !

Nelle foto, la nuova e superflua fioriera in allestimento nella piazza della Prefettura, spazio questo che, già armonico con le sue aiuole e fontane, non la richiederebbe.   

Nelle foto, l’aiuola prospiciente i giardini della Flora. In particolare, l’albero piantumato abusivamente alcuni anni fa come gesto di disobbedienza civile e mai rimosso.