LA NOTA. Vergognaitalia. I vigili del fuoco presi per culo in tv: li applaudono durante le sciagure e poi non li pagano

25 Ottobre 2018 - 16:47

CASERTA(Gianluigi Guarino) Periodicamente, ci tocca avere un incontro ravvicinato con lo sconforto, rispetto ad una nazione che uno pensa di conoscere in tutte quelle che sono le sue distorsioni, i suoi cronici difetti, ma che grazie a supplementi cognitivi, scopri ancor peggiore di quanto l’hai descritta l’ultima volta.

Sempre periodicamente, incrociamo dei comunicati stampa del più serio e più autorevole dei sindacati dei vigili del fuoco, il Conapo, rappresentato a Caserta dall’impegno e dalla passione reale, palpabile in ogni momento della sua attività, sia di quella professionale, di servizio, sia di quella di difensore dei diritti, dal segretario provinciale Gianfranco Leonetti.

Questo che pubblichiamo in calce, si ricollega al discorso iniziale che può essere sintetizzato nella frase tipica: “Pensavo di aver visto proprio tutto, ma…“.

Al di la della vergogna, che si fa anche fatica a narrare, dei soldi negati ai vigili del fuoco che hanno rischiato la vita, ma non a chiacchiere, bensì correndo il pericolo di essere avvolti da micidiali e letali fiamme, nei roghi spaventosi, scatenatisi nell’estate 2017; al di la del fatto che da un anno e mezzo, neanche se il governo fosse un’azienda privata decotta o guidata da lestofanti e sfruttatori, i vigili non hanno visto un euro

e a questo punto sono autorizzati all’esercizio della rabbia, quando rivanno col pensiero a quelle giornate in cui, a temperature impossibili di 70/80 gradi, si proiettavano, a dir poco coraggiosamente, nel fuoco per circoscrivere gli incendi.

Dicevamo, a parte questa vicenda specifica, già di per se gravissima, un’altra questione, sollevata dalla stessa nota sindacale del Conapo che racconta anche del sopruso relativo alla mancata corresponsione dei soldi per gli incendi, ed espressa nelle parole del segretario regionale Antonio Tesone, diventa l’emblema di quanto questo paese faccia schifo nella sua reiterazione tanto stanca e stantia, quanto stabile ed inemendabile, del rituale degli applausi superficiali, fasulli, utili solamente allo show mediatico e mai invece elemento attraverso cui i cittadini diventano, di fronte agli atti di eroismo dei vigili del fuoco, implacabili gendarmi nella difesa dei diritti di questo corpo magnifico, costantemente calpestati dallo stato italiano.

Vi ricordate il terremoto di Ischia? Vi ricordate che in occasione di quel disastro naturale come in tutti gli altri disastri naturali e non naturali, ultimo dei quali il crollo del ponte Morandi a Genova, i vigili del fuoco sono stati trattati, giustamente, come delle e proprie rockstar, come angeli custodi e angeli della salvezza, come il massimo che c’è in Europa e nel mondo, in termini di metodi di azione nell’esercizio della fondamentale pratica della protezione civile, con larga profusione di interviste televisive e anche di ospitate nei talk più importanti? Ve li ricordate gli applausi, i salamelecchi dei politici, i ringraziamenti commossi?

Bene, sarebbe utile ricordarli in questi giorni, magari recuperando immagini televisive delle appena citate manifestazioni di ipocrisia collettiva e di riconoscenza retorica. Andrebbero collegate all’informazione che questo comunicato del Conapo ci dà, sul fatto che, assurdamente, i vigili del fuoco della Campania sono stati costretti a proclamare uno stato di agitazione perchè a 14 mesi di distanza da quel terremoto, non hanno avuto un euro che li ripaghi per la centesima parte di ciò che hanno dato durante quella notte, durante le altre notti e durante tutti i giorni successivi alla scossa.

Il 6 novembre lo stato di agitazione, di cui, evidentemente, l’Italietta si è prese beffe, provocherà l’irruzione sulla scena delle Prefetture, pardon, delle Prefetturette, altro ferro vecchio vergognoso, ma ancora perniciosamente in vita per rappresentare la peggiore faccia della nazione, quella dei burocrati che traccheggiano completamente fuori dal vissuto collettivo di ogni giorno, dai problemi della gente, avvolti nel bozzolo dei loro privilegi novecenteschi, culminerà con una riunione che si svolgerà nei locali della direzione regionale dei vigili del fuoco della Campania e che sicuramente tranquilla non sarà, perchè trovino attuazione le cosiddette procedure di raffreddamento, che poi non sono altro che la ricerca di un punto di incontro.

Come se questa fosse una storia in cui ci sono due diritti, ugualmente legittimi che devono trovare un minimo comun denominatore, un punto di equilibrio. Ma quale procedura di raffreddamento: qui ci sono dei lavoratori dipendenti dello Stato, che per lo Stato hanno rischiato la vita e che lo Stato non paga, ripeto, come il peggiore dei latifondisti messicani pre-zapatisi.

Per cui non c’è nulla da raffreddare. Il governo attuale che questa situazione l’ha ereditata, cancelli la vergogna, metta mano al portafogli e paghi tutto e subito perchè quando ha chiesto ai suoi uomini migliori di andare a salvare vite umane sotto alle macerie di un terremoto, quando ha chiesto ai suoi uomini migliori di entrare nei boschi, di martoriarsi la pelle tra i rovi e le sterpaglie affinchè quegli incendi non si trasformassero in un disastro in stile greco, i suoi uomini migliori sono scattati e si sono messi, orgogliosamente e spiritualmente, sugli attenti, al servizio di una nazione e di uno stato che non li meritano.

 

QUI SOTTO IL TESTO INTEGRALE DEL COMUNICATO STAMPA

Tanta stima e tasche vuote ecco i Vigili del Fuoco della Campania
Secondo il Rapporto Italia 2018 di Eurispes l’86% dei cittadini nel campione rilevato, afferma di nutrire un’alta opinione rispetto all’immagine e all’operato del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.
L’attaccamento degli italiani ai Vigili del Fuoco riconosce il loro quotidiano impegno, la loro generosità e dedizione, tale stima e tale  riconoscenza purtroppo non vengono in alcun modo corrisposte proprio da chi avrebbe il dovere di tutelare il personale. Infatti il personale operativo Vigile del Fuoco della Regione Campania attende da tempo, in alcuni casi anche da anni, il pagamento delle spettanze dovute per i Servizi in convenzione AIB e terra dei fuochi, Terremoto Ischia, eccetera.
Con gli attestati di stima, purtroppo non si campa, e i Vigili del Fuoco Campani possono anche essere orgogliosi della stima ma le loro tasche continuano ad essere desolatamente vuote!
La nostra OS da tempo chiede risposte certe e le uniche certezze che si sono ottenute, sin ora, sono il mancato pagamento di quanto dovuto. Tale situazione è intollerabile secondo il Segretario del Conapo per la Campania Antonio Tesone.
Assistiamo ad un valzer di rimpallo di responsabilità in cui ogni Ente preposto demanda ad altri le responsabilità oggettive dello stato attuale delle cose. Ecco un breve sunto cronologico di quanto avvenuto sino ad oggi:
la Direzione Regionale VVF imputa alla Direzione Centrale per le Risorse Finanziarie VVF – Dott. Fabio Italia – il mancato pagamento del Servizio AIB regionale 2017, mentre la Regione Campania – Dott. Vincenzo de Luca – sostiene che già dall’Aprile di quest’anno emetteva decreti di pagamento, mentre per l’emergenza Sisma Ischia 2017 infine la Direzione Regionale imputa al Commissario Delegato Emergenza – Arch. Giuseppe Grimaldi – il mancato pagamento di alcune somme a favore del CNVVF.
Assistiamo da mesi ad un intollerabile demandare ad altri la responsabilità di questa incresciosa situazione.
Continua Tesone – Riteniamo grave, anzi gravissimo far attendere anni per il pagamento a chi ha scavato tra le macerie ad Ischia, a chi ha spento incendi di rifiuti di dubbia provenienza durante il periodo estivo con temperature anche di 40°, chi ha famiglie da mantenere ed ha dato la propria disponibilità con la speranza di avere il dovuto corrispettivo economico e ancora attende di percepire quanto gli spetta.
Il trattamento che si riserva al personale operativo Campano è quello che si riserva a dei sudditi e sudditi non siamo, siamo cittadini con diritti e doveri, servitori dello Stato, fedeli alla Costituzione Repubblicana e non meritiamo questo trattamento.
Da diversi giorni abbiamo proclamato lo Stato di agitazione !