LA RUBRICA. L’avvocato dell’Asso-Consum: “Le spese di spedizione bollette non possono essere addebitate ai clienti se non viene offerta modalità alternativa”

28 Dicembre 2023 - 17:20

Si ricorda agli utenti che l’invio della fattura cartacea costa fino a 5 euro al mese, per un totale di 60 euro l’anno. L’Asso-Consum di Curti, intraprenderà un’azione legale contro le società che addebitano le fatture a carico dei clienti per far ottenere i rimborsi ai consumatori, facendogli riavere indietro fino a 300 euro. (ossia gli ultimi 5 anni)

CASERTA – (Lucia Di Tella) Oggi, insieme all’ Avv. Antonio Domenico Grimaldi, del foro di Santa Maria Capua Vetere, responsabile Asso-Consum, associazione nazionale in difesa dei consumatori della sede di Curti, con esperienza ventennale nel settore affrontiamo una problematica di interesse comune riguardante le società di telefonia, di energia elettrica, di gas e affini che secondo quanto stabilito dalla Cassazione non possono addebitare ai clienti le spese postali di spedizione della fattura se non viene offerta una modalità alternativa di invio della bolletta.

Con ordinanza 34800 depositata in data 13/12/2023, la Corte di Cassazione ha bocciato il ricorso di Tim, già Telecom Italia Spa contro una decisione del Tribunale di Trani che, in appello, aveva confermato la sentenza del Giudice di Pace di Barletta.
I Giudici di primo e secondo grado avevano dichiarato inefficace la clausola contrattuale di addebito delle spese di spedizione della fattura dell’utenza telefonica condannando Tim a restituirgli l’importo di 2,65 euro (oltre interessi), rigettando però la domanda risarcitoria di 100 euro.
La

Terza sezione civile ha dichiarato inammissibile il ricorso.
La stessa Suprema Corte ha statuito che; Il Tribunale, ha correttamente considerato che nella convenzione per la concessione dei servizi di telecomunicazione si stabilisce (e precisamente all’articolo 53) la modalità della riscossione addebitando le spese postali “salvo la facoltà degli abbonati di provvedere senza addebito di spese al ritiro delle bollette presso gli uffici della società”. In tal caso mancava una modalità di ritiro alternativa, e in particolare “proprio quella del ritiro presso gli uffici Telecom”, comportava la dichiarazione della vessatorietà della clausola.
Si ricorda agli utenti che l’invio della fattura cartacea costa fino a 5 euro al mese, per un totale di 60 euro l’anno. L’Asso-consum di Curti, intraprenderà un’azione legale contro le società che addebitano le fatture a carico dei clienti per far ottenere i rimborsi ai consumatori, facendogli riavere indietro fino a 300 euro. (ossia gli ultimi 5 anni).