CARINARO. La statua di Sant’Eufemia sarà restaurata dopo soli 8 anni. I fedeli alla Soprintendenza: “Ce n’è davvero bisogno?”
5 Febbraio 2025 - 16:43
Oltre ai dubbi sulle dovute autorizzazioni da parte degli enti preposti, i cittadini devoti si domandano soprattutto: chi sovvenzionerà l’intervento?
CARINARO (Federica Borrelli) – Il prossimo 16 febbraio i devoti carinaresi saluteranno la statua di Sant’Eufemia, patrona di Carinaro, per un periodo stimato di circa 7 mesi.
L’arrivederci in pompa magna, con tanto di banda musicale, è dovuto al restauro che la pregiatissima effige settecentesca subirà in vista del suo appuntamento in Vaticano con il Santo Padre, previsto per il 3 settembre.
L’annuncio di qualche domenica fa da parte di don Antonio Lucariello – prete della parrocchia di Sant’Eufemia in Carinaro – avvenuto nel corso della celebrazione eucaristica, è stato accolto da alcuni credenti della Santa protettrice con più di qualche remora. Precisamente, un gruppo di religiosi carinaresi si chiede se la statua in questione necessiti effettivamente di qualche ritocco, essendo stata oggetto di un restauro completo 8 anni fa.
Il profondo rapporto che lega i cittadini di Carinaro alla Patrona è assai noto nell’agro aversano: è infatti risaputo che diversi imprenditori (come i Canciello, o in ultimo Francesco Mattiello, marito della sindaca di Carinaro Marianna Dell’Aprovitola) si spendano ogni anno a partecipare alla manifestazione de “le mazze di Sant’Eufemia”, un’asta pubblica nella quale il miglior offerente si aggiudica il diritto di accompagnare a spalla la santa in tragitto per il paese. Ma al netto di quelle che possono essere le tradizioni locali, in particolare di quella appena citata per cui questo giornale si è già riservato di esprimere una sua opinione in merito, resta indubbio l’elevato interesse e affetto dei carinaresi riguardo il simulacro di Sant’Eufemia; tanto da aver spinto alcuni parrocchiani ad inviare una lettera indirizzata alla Sovrintendenza di Caserta e all’Ufficio Nazionale per i beni ecclesiastici e l’edilizia di culto della CEI (Conferenza Episcopale Italiana) in cui si chiedono delucidazioni in merito a questa scelta.
Di seguito, il contenuto della missiva: “Agli spettabili enti in indirizzo.
Siamo un gruppo di fedeli della parrocchia di Sant’Eufemia vergine e martire di Carinaro della diocesi di Aversa in provincia di Caserta e ci preme informare che il parroco pro tempore della citata parrocchia ha fatto un annuncio ai fedeli che la statua della santa il prossimo 16 febbraio partiva per un restauro.
Ci domandiamo ma come sia possibile che da otto/nove anni dall’ultima volta che ha subito un radicale restauro oggi necessita ancora di un intervento?
Ci chiediamo ma la Sovrintendenza e gli organi sovrapposti sono stati messi a conoscenza? Hanno dato le dovute autorizzazioni? Non vorremmo che alla pregiata statua mettessero mano persone non competenti. Infine chiediamo un sollecito intervento per capire come stanno realmente le cose e se davvero versa in condizioni gravi tanto da richiedere un altro restauro? Si allega alla presente la scheda della sovrintendenza della statua lignea è una foto attuale di essa.
Con osservanza i fedeli”.
I mittenti, tuttavia, non hanno ancora ricevuto risposte ai loro quesiti e, la loro preoccupazione, tende a crescere maggiormente di fronte al mistero sulla ditta che è stata incaricata da don Lucariello per il restauro ma di cui non si conoscono al momento le generalità. Oltre ai dubbi sulle dovute autorizzazioni da parte degli enti preposti, i cittadini devoti si domandano soprattutto: chi sovvenzionerà l’intervento?
La paura che intercorre tra i carinaresi più restii è infatti quella che, con la scusa del restauro, si possa creare l’ennesima occasione, per qualche imprenditore, di elargire la sua migliore offerta.
Un’ipotesi – specifichiamo – ma che anima, tuttavia, il malcontento di una fetta di fedeli e dai quali inizia a circolare la voce che “si chiedano soldi a nome di Sant’Eufemia”.