LA STRAGE FAMILIARE DI TEANO. Ancora tanti dubbi sulla morte del commercialista di S. MARIA C.V. e dei suoi genitori, difficoltà economiche e lo strano allarme dell’operaio albanese

22 Giugno 2018 - 09:29

TEANO (red. cro.)  – Quella che è stata una vera e propria strage in cui sono morti Francesco Fioretti, la moglie Angela e il figlio dei due Felice Fioretti, quest’ultimo noto commercialista di Santa Maria Capua Vetere, si è consumata, presumibilmente, verso le 19:30 di ieri sera. Sono stati i coloni del circondario ad udire degli spari proprio verso quell’ora.

I fatti si sono verificati in un casolare di campagna con attiguo capanno. Quello dei Fioretti non è un’azienda agricola di piccole dimensioni. Al contrario, è molto estesa nella sua coltivazione di frutta e al suo interno hanno sempre operato molti lavoratori occasionali.

Recentemente si erano registrati all’interno della stessa azienda diversi furti. I carabinieri hanno posto sottoposto sotto sequestro 4 automobili.

Lo schema della lita tra padre e figlio sfociata in un duplice omicidio e poi in suicidio non può essere confermata in considerazione dei molti elementi che vanno ancora approfonditi.

In molti, stamattina, a Teano parlano della situazione economica attuale dell’azienda agricola. Come abbiamo scritto prima, si tratta di una realtà imprenditoriale importante. Addirittura gli operai spalmati su due turni fino alle 19:30. Probabilmente, ma la cosa va accertata, su questa strage familiare potrebbe aver inciso una difficoltà economica divenuta rilevante ultimamente. Per cui nello schema iniziale della fucilata sparata dal padre o dal figlio si potrebbe ipotizzare questo movente.

Ma anche la scena del delitto va valutata con una certa attenzione, quel fucile in un casolare di campagna a caccia chiusa determina una riflessione su una casualità e sulla causalità della presenza dell’arma. C’è un altro elemento: a sentire i colpi di fucile è stato un lavoratore albanese, il quale non è andato verso il luogo da cui provenivano gli spari ma ha chiesto aiuto proiettandosi sulla strada: “Ho sentito delle fucilate” ha detto a un confinante che ha chiamato i carabinieri.