L’appalto da UN MILIONE di euro per un nuovo centro sanitario diventa un “ballo a due”. E viene premiato imprenditore casertano

21 Febbraio 2024 - 14:18

Si tratta di quei progetti, quelle case di comunità gestite dall’Asl Caserta e finanziate dal Pnrr, che il consigliere regionale Giovanni Zannini pubblicizzò con un certo gaudio, secondo quanto fatto dal governatore Vincenzo De Luca poco prima

CASERTA – Uno dei politici casertani che maggiormente si è interessato alla vicenda delle case di comunità è stato il consigliere regionale di Mondragone Giovanni Zannini.

È stato lui, ad esempio, ad annunciare l’ormai prossima realizzazione delle 27 case di comunità (dei centri, una specie di piccoli ospedali, utili a sviluppare l’assistenza sanitaria territoriale) in altrettanti comuni della provincia di Caserta per un investimento complessivo di oltre 38 milioni di euro, tramite un finanziamento del Piano Nazionale di ripresa e Resilienza.

Sicuramente particolare è che a dare queste informazioni ai giornali e alla cittadinanza ha voluto farlo il presidente della commissione regionale Ambiente che, con il reparto Sanità poco ha a che vedere.

Però, si sa, l’incontinenza verbale dei politici è fatto noto e quindi ogni occasione è buona per proporre il proprio bel faccione rispetto a procedure che, sulla carta, con i loro campi specifici ci entrano ben poco.

Diranno: “ma la sanità e quindi l’ASL sono materia regionale“. Vero, ma su questo specifico progetto di lavoro, sulle case di comunità, l’impronta della regione Campania (come di tutte le altre) è poco rilevante in teoria, visto che la Regione, soggetto

attuatore degli interventi, li ha poi delegati alle ASL, mettendo a disposizione la centrale Appalti Soresa per la gestione della gara.

L’annunciazione gaudiosa di questi lavori avveniva la scorsa estate e nell’elenco di queste città ce ne sono diverse amministrate da sindaci a Zannini molto legati. Chiaramente Mondragone, ma anche Parete, San Marcellino, San Cipriano, Frignano e Aversa.

Poi l’amministrazione guidata da Alfonso Golia è caduta, ma ovviamente è rimasto in piedi il progetto per la casa di comunità dal valore di un milione di euro.

Il piano prevedeva la realizzazione di questo piccolo ospedale di zona attraverso una ristrutturazione dell’ex complesso La Maddalena.

La gara d’appalto, gestita dalla ASL di Caserta guidata dal direttore generale Amedeo Blasotti, ha visto la sua fine, con la delibera di aggiudicazione del settembre scorso.

Continuiamo a notare da anni una sfortunata tendenza che colpisce le aggiudicazioni gestite dall’azienda sanitaria di Caserta e buona parte delle amministrazioni della nostra provincia: alle gare non si presenta quasi nessuno.

Non riusciamo a capire infatti, nonostante procedure di gara per lavori importanti ad esempio, l’importo di questa gara era di oltre un milione di euro, si segnalino praticamente sempre poche offerte presenti.

In questo caso, ad esempio, a presentare un’offerta sono state la Giusan Costruzioni di Giuseppe Di Bene, da Afragola e la Gap Costruzioni di Agostino Pellegrino, con sede a San Prisco.

Un ballo a due che si è risolto con la vittoria della società casertana.

La ditta di Pellegrino ha presentato un’offerta del 30% di ribasso economico, cinque volte superiore a quella della Giusan, pari al 6%.

Per quanto riguarda il ribasso nell’offerta di tempo, ovvero in quanti giorni gli imprenditori ritengono di poter costruire questa casa di comunità, entrambe le società hanno presentato un ribasso temporale pari a un quinto di quanto previsto dal bando.

La Gap Costruzioni di Agostino Pellegrino, così, diventerà l’azienda esecutrice, subappalti permettendo, della casa si comunità di Aversa.

Relativamente ai lavori pubblici, possiamo dire che Agostino Pellegrino non è certo un novellino.

La sua impresa, ad esempio, è stata aggiudicataria di una gara nel 2019 per i lavori di riqualificazione dell’ex tenuta di Francesco Sandokan Schiavone a Grazzanise, per un importo di 630 mila euro circa.

Dallo stesso anno, inoltre, ha gestito la manutenzione nelle scuole del comune di Caserta, presentando l’unica offerta sui tre inviti – la tendenza che dicevamo prima – che Palazzo Castropignano, tramite il dirigente Franco Biondi, funzionario tra i più sfortunati quando contatta le ditte, ha inoltrato alla Gap Costruzioni, la Cogebor di Cesa e l’impresa Nuovo Centro Edile di Portico di Caserta.