LE FOTO AVERSA. La dirigente scolastica di via Linguiti ha temuto una denuncia penale e per questo ha aperto la scuola. Dalle immagini guardate in che condizione si trova

13 Settembre 2024 - 13:49

La città normanna gareggia con il capoluogo Caserta per guadagnarsi a fine anno una sorta di palma di sterco della peggiore città d’Italia. La denuncia Facebook di Carlo Schiattarella che parla anche di doppi turni e di tutti gli altri disagi inflitti a bambini, docenti e agli altri dipendenti è fiondata e coraggiosa

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AVERSA – (g.g.) Con il passare dei giorni e delle ore si aggrava la posizione della dirigente scolastica dell’istituto comprensivo Giovanni Pascoli, Filomena Simonelli

Siccome ieri siamo stati molto severi con lei (

style="background-color:#cf2e2e" class="has-inline-color">CLIKKA E LEGGI) non vogliamo ulteriormente infierire anche se non possiamo non sottolineare ancora una volta la gravità e l’inavvedutezza, la superficialità dell’ormai famosa comunicazione ufficiale, con la quale avvertiva l’amministrazione comunale di Aversa che nel plesso di via Linguiti l’anno scolastico non avrebbe avuto inizio giovedì 12 ottobre ossia ieri, così come stabilito dal calendario della regione Campania, e neppure indicava un giorno per farlo partire a conclusione di lavori da realizzarsi da parte del Comune di Aversa che è riuscita finanche ad essere peggiore in questa vicenda, della preside. Perché se la Simonelli ha commesso peccato di superficialità, non vogliamo declinare i contenuti che ci porterebbero ad una definizione ben più grave di ignoranza, quelli del Comune di Aversa, sono inadempienti, vergognosamente inadempienti ma lì basta guardare “il presepe” montato attorno al sindaco Francesco Matacena con i vari Alfonso Oliva, Giovanni Innocenti, Olga Diana dei vari  Pietro Giglio, Domenica Pisano e compagnia e ti rendi conto che questo è solamente l’inizio e che nulla sarà sottratto al metafisico dell’incredulità di chi si chiederà come sia stato possibile che un gruppo di persone con certe caratteristiche, e tutte insieme, abbiano potuto assumere il governo della città normanna. Una domanda che andrebbe girata alla cosiddetta borghesia aversana che evidentemente tanto alfabetizzata non è visto che per questa gente ha votato oppure astenendosi ha contribuito in maniera decisiva all’avvento di tante teste… pensanti nelle stanze del palazzo di città.

La verità sulla falsa partenza dell’anno scolastico, poi rabberciata, dalla dirigente Simonelli in partenza regolare (si fa per dire) potrebbe non essere legata o essere legata solo in parte all’azione persuasiva dell’assessore Alfonso Oliva ma ad un timore, tutt’altro che infondato, che ha attraversato la Simonelli subito dopo che un genitore si è recato negli uffici della Procura della Repubblica, segnalando all’autorità giudiziaria che essendo la primaria, che una volta si chiamava elementare, una scuola dell’obbligo, decidere di bloccare l’inizio delle lezioni scolastiche avrebbe rappresentato, nel momento in cui ciò veniva stabilito da una dirigente e non da un sindaco per motivi di sicurezza o di sanità, non da un magistrato avrebbe potuto configurare la commissione di un reato

Di qui il brusco dietro front di Filomena Simonelli che ha aperto la scuola elementare, al contrario di quello che ha fatto con la materna, che scuola dell’obbligo non è e che per lei rappresenta un problema molto grande dopo che il comune, per motivi in corso di accertamento da parte nostra, ha sancito che i locali privati di via Ovidio, luogo in cui la scuola dell’infanzia aveva fissato al sua sede per anni e anni, erano diventati all’improvviso non agibili, per la gioia, forse, del proprietario il quale avrebbe maturato nuove consapevolezze e costruito nuovi progetti più remunerativi per quei locali in cui la presenza dei bambini era divenuta un ostacolo alla realizzazione di queste idee. Ripetiamo, questa è una ricostruzione che ha bisogno ulteriormente di essere verificata. Su via Ovidio vi abbiamo solamente riportato la cosiddetta vulgata cioè quello che si dice in città

Ma l’apertura della primaria di via Linguiti si sposa con la garanzia di uno standard di dignità per i bambini che quella scuola frequentano, per i docenti e per il personale che vi lavorano?

Da qualche giorno incrociamo nei gruppi Facebook di Aversa gli scritti di Carlo Schiattarella.

Beninteso se dovessimo stare appresso a tutti gli esternatori dei social occorrerebbe un plotone di giornalisti e alla fine della giornata il numero delle cazzate scritte sovrasterebbe di gran lunga quello delle notizie reali e fondate. Schiattarella, però, ha corredato il suo intervento con una ricca collezione di fotografie che mostrerebbero lo stato in cui i bambini, i docenti e il resto del personale avrebbero trovato nei locali della Linguiti.

Approfittiamo del lavoro di Schiattarella di cui ovviamente ci fa piacere citare la fonte, per inserire nel nostro articolo questi scatti. Erbacce che circondano i gradini d’ingresso o comunque di utilizzo, marciapiedi indegni anche di una scuola reduce da un bombardamento realizzato dai droni; cartelli di protesta del tipo “La scuola è uguale per tutti” dal quale si deduce che evidentemente le condizioni in cui versa quella di via Linguiti non garantisce una parità dell’offerta formativa più un consueto, ma non certo meno inquietante “Vergogna”.

Schiattarella sostiene che la scuola ha aperto tra mille disagi con l’annuncio di un immediato utilizzo dello strumento di precarietà per antonomasia, ossia i doppi turni. Il post integrale di cui scriviamo, ve lo pubblichiamo in calce. Il resto è, come chiude lo Schiattarella, solo vergogna che non a torto, questo coraggioso denunciante afferma che si sia completamente disperso, aggiungiamo noi, negli attici di 300mq in cui l’ignoranza vive, comanda e mortifica ogni giorno chi l’alfabeto italiano lo conosce.

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