LE FOTO MADDALONI. Buttol, ma che fai? Parcheggi i camion che vomitano percolato vicino al cimitero e poi copri con la segatura?

24 Giugno 2019 - 13:06

MADDALONI – Ci piacerebbe conoscere la strategia di gestione dei rifiuti nella città di Maddaloni. Ci piacerebbe capire se questi della Buttol o come si chiamano loro devono attenersi, come capita per ogni impresa che si aggiudica un appalto, ad una convenzione, stipulata con il comune committente, entro 60 giorni, salvo complicazioni, dall’aggiudicazione della gara.

Ci piacerebbe perchè vorremmo capire se questa convenzione prevede anche che i compattatori di Buttol trasformino una strada pubblica, quand’anche non frequentatissima, qual è via delle Vigne, tangente al cimitero di Maddaloni, in una sorta di autoparco fantasma, per giunta utilizzato come si usava fare alle famose mega discariche degli anni 80 e 90, a Castel Volturno, cioè con i mezzi che allegramente pisciavano percolato senza alcun limite.

Eppure, l’assessore Salvatore Liccardo dovrebbe avere una intesa perfetta con quelli della Buttol, dato che la mattina, da dirigente al comune di Afragola, manco a dirlo, nel settore Ambiente, li ha come interlocutori quali titolari della raccolta rifiuti in questo comune importantissimo dell’area di Napoli nord, mentre il pomeriggio li ha come interlocutori, non nella veste di dirigente, visto che la funzione è ricoperta dalla simpatica posizione organizzativa dal nome Arturo Cerreto, al quale dobbiamo una risposta alla breve e garbata replica, da lui inviataci e riguardante un nostro articolo pubblicato venerdì.

Le fotografie mostrano uno di questi camion fermo al lato di una strada che costeggia una roba che chiamare terreno è eccessivo, una sorta di fotografia del degrado, con un recinto divelto e una vegetazione selvatica e incontrollata, vero biglietto da visita del disdoro.

In altre fotografie si vede una scena straordinaria: segatura sparsa sul percolato sversato nell’area di stazionamento di questi camion, i quali, evidentemente trasportano rifiuti umidi o quantomeno indifferenziati.

Avete visto bene: la segatura sul percolato. Sabato ci siamo passati e la puzza è autenticamente mefitica e, secondo noi, anche pericolosa. Un mix tra monnezza fermentata e vapore e scarti di lavorazione di una falegnameria.

Inutile dire che questa cosa qui, a meno che l’assessore Liccardo e la Buttol non abbiano modificato loro la normativa, non è legale. Perchè questi camion pieni non vanno a sversare allo Stir? E perchè non vengono ricoverati nell’autoparco individuato dai documenti di convenzione? Non è che il proprietario di quell’area abbia detto a questi della Buttol che lui questi camion al veleno non li vuole nei paraggi?

Guardate, queste fotografie ci sono arrivate da alcuni residenti e ci offrono anche il destro per chiedere al sindaco Andrea De Filippo di valutare e riflettere bene su questa doppia funzione ricoperta da Liccardo. Perchè a nostro avviso, il conflitto di interesse potrà anche non essere sancito da un richiamo diretto da una norma giuridica (ma questo è da verificare con calma) ma è nella logica e nella buona creanza di un’amministrazione che si è dichiarata, fin dal primo momento, attenta alle ragioni e ai principi della trasparenza.

Speriamo bene.

 

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