LE FOTO S.MARIA C.V. Come volevasi dimostrare, Mirra e Leone hanno buttato 14mila euro. Vedete come sta combinata la famosa pezza d’asfalto vicino al cimitero

9 Maggio 2019 - 16:57

SANTA MARIA CAPUA VETERE – Come volevasi dimostrare. E quando la dimostrazione non arriva da un semplice articolo, da una semplice tesi esposta, ma da fotografie scattate con tanto di dimostrazione di contemporaneità, allora c’è poco da discutere. Scrivemmo che 14mila euro tolti, insieme a tante altre decine di migliaia di euro, dal capitolo dei servizi sociali, cioè dell’ausilio alle fasce deboli e utilizzati per fare “la ricotta”, per 50 metri di asfalto (CLICCA QUI PER LEGGERE L’ARTICOLO) nella remotissima e vergognosamente rovinata strada che lambisce il cimitero, non sarebbero serviti a nulla e che avrebbero rappresentato l’ennesimo spreco che dimostra il disprezzo per i soldi pubblici, in questo caso, come in tanti altri, utilizzati solo per consentire ad un’impresa amica di mettersi in tasca qualche quattrino.

A costo zero? Boh, a costo zero o a costo uno, il risultato è quello che si vede dalle foto: quei 50 metri d’asfalto sono diventati una foresta. A dimostrazione della qualità con cui è stato effettuato l’intervento, c’è l’erba cresciuta sulla sede stradale al punto quasi da cancellare anche la visione di quella schifezza di bitume che c’è stata buttata.

La determina che assegnò i 14 mila euro ve la riproponiamo oggi. Sappiamo che questo articolo non servirà a un tubo perchè chi, nell’amministrazione comunale di Santa Maria, a partire dai signori Antonio Mirra

e Nicola Leone, concepisce il rapporto con la res publica in questo modo, non cambierà certo idea, dato che al pari della stragrande parte degli amministratori comunali di questa provincia, questi atti scellerati non hanno mai alcuna conseguenza e non c’è nessuna Corte dei Conti, grande e piccola, che li contatti al telefono per dirgli, signori Mirra e Leone, tirate fuori dalle vostre tasche 7mila euro per ciascuno e portateli qui, che noi li restituiamo ai cittadini.

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