LE FOTO. Sei operai rischiano di rimanere “in mezzo alla strada” con le loro famiglie. In scadenza il contratto tra il carrozzone Gisec e la Serena Servizi dell’imprenditore Michele Ferraro

15 Febbraio 2025 - 13:57

Presidio permanente allo Stir in attesa di un incontro in Prefettura che dovrebbe svolgersi nel corso della prossima settimana

NON DIMENTICARTI DI SEGUIRE CASERTACE NELLA COMMUNITY WHASTAPP
CLICCA QUI -> https://chat.whatsapp.com/DAgb4AcxtG8EPlKwcTpX20

SAN TAMMARO – Temono per il lavoro e per il futuro delle proprie famiglie: sei operai in protesta. A manifestare e a lanciare il proprio grido d’aiuto alle istituzioni sono i dipendenti della società Serena Servizi del gruppo Daman, di proprietà del casertano Michele Ferraro, assegnataria di commesse per conto della Gisec nel servizio di sanificazione e verde all’interno delle discariche e impianti all’interno della Gisec società in house con capitale internamente sottoscritto dall’amministrazione provinciale e con un consiglio di amministrazione disegnato dal consigliere regionale Giovanni Zannini e dall”ex guida della provincia Giorgio Magliocca, a partire dal presidente, il super zanniniano Giuseppe Caterino, sindaco di San Cipriano in un contesto nel quale, per anni e anni così come ha scritto sempre questo giornale hanno dettato legge, in appalti a dir poco discutibili, imprese dell’agro aversano, Fontana, ed altri soggetti di Villa Literno etc che non vantano certo una biografia trasparentissima

Tornando alle angustie dei sei lavoratori , la scadenza del contratto che lega la Gisec alla società di Michele Ferraro, imprenditore leader nel settore delle pulizie con appalti vinti anche in contesti molto importanti quali la Reggia di Caserta, è ormai imminente, infatti, è prevista entro la fine di marzo. Fino ad ora, i 6 operai hanno seguito le sorti degli affidamenti di questi servizi che la Gisec ha sempre esternalizzato. Il nodo stretto, in questa circostanza, è rappresentato dall’intenzione della società controllata dall’amministrazione provinciale di scegliere la strada dell’internalizzazione rispetto alla quale, ovviamente, lo strumento del passaggio di cantiere non può essere utilizzato. Insomma una situazione piuttosto complessa e ingarbugliata per la quale in gioco c’è la sopravvivenza di sei famiglie

Da ormai una settimana i sei a hanno allestito un sit -in di protesta all’interno dello Stir supportati dalle sigle sindacali USB e Flaica Cub. L’incontro con la Prefettura dovrebbe essere fissato nel corso della prossima settimana.