LE INTERCETTAZIONI. “Il sindaco Nicola Tamburrino è uno che ruba e allora rubiamo insieme”. VILLA LITERNO, il Carnevale della mazzetta. E da De Luca 100mila euro

30 Dicembre 2019 - 13:03

VILLA LITERNO –  (g.g.) Ci sono delle parti di certe ordinanze che non hanno bisogno di ulteriori commenti. Oggi, le conversazioni fondamentali, intercorse tra il sindaco Nicola Tamburrino arrestato ai domiciliari e pesantemente indagato per molti reati, a partire dalla corruzione, con gli imprenditori Salvatore Nicchiniello e Vincenzo Sagliocchi, si intersecano, a nostro avviso buffamente, con la notizia della concessione da parte della Regione Campania, grazie, evidentemente ai buoni uffici del consigliere regionale Stefano Graziano, a sua volta indagato per voto di scambio, di 100mila euro per il prossimo carnevale di Villa Literno.

Verrebbe da dire: è più carnevale di questo? Non sappiamo se il sindaco Nicola Tamburrino riuscirà a cavarsela in questa vicenda. Ma come ben sapete, noi separiamo sempre la verità giudiziaria dalla verità etico politica. Colpevole o non colpevole che sarà, fa poca differenza. I movimenti, i colloqui, le relazioni, il racconto, denso di particolari, che i due imprenditori si fanno vicendevolmente, avendo la necessità di mettersi a disposizione del sindaco per la campagna elettorale delle elezioni del giugno 2016, chiudono, a nostro avviso, ogni discussione sul terreno etico-politico.

Naturalmente, questo non conta un cazzo in territori in cui esiste una diffusissima mentalità volta al malaffare o che il malaffare giustifica e tollera come se si trattasse di un fatto ineluttabile, di un ordinamento materiale, realmente vigente al posto di quello ufficiale e formale.

E più carnevale di questo? Peppe u’cavall, Ciccio Capellone, il sindaco Tamburrino a prezzo fisso con mazzetta incorporata a 5mila euro. Nicchiniello e Sagliocchi che concorrono alla corruzione, hanno bisogno, il primo di ottenere il permesso a costruire per il mega centro sportivo-polifunzionale, il secondo di vedersi corrispondere i soldi che da fornitore del comune, da titolare della raccolta rifiuti, deve avere. Al pari però di tanti altri creditori che vanno sorpassati, anche se Villa Literno è un comune che ha dichiarato dissesto.

Citiamo solamente due passaggi tra i tanti interessanti che potrete leggere in calce a questo articolo: “Tamburrino è una persona con la quale è facile parlare, che è amica di tutti e che non ha troppi scrupoli (“Ruba…rubiamo…”).” E ancora: “Tamburrino aveva domandato quale corrispettivo “una mano” per una figliola e un ragazzo. La “figliola” è stata identificata in Raffaella Ucciero (…) candidata nelle ultime consultazioni elettorali del 5 giugno 2016.”

Badate bene, la Ucciero non è un caso umano di persona valida che non riesce a trovare lavoro o le risorse per fare le elezioni. Appartiene a una famiglia che poi avrebbe portato al mulino di Nicola Tamburrino 481 voti che le hanno aperto le porte alla carica di assessore. Si tratta a nostro avviso di una versione estesa del voto di scambio. Non sappiamo se questo favore materiale chiesto da Tamburrino a Nicchiniello si sia o meno realizzato. Se si fosse realizzato, per quale motivo non è configurabile il citato reato di voto di scambio?

 

QUI SOTTO LO STRALCIO DELL’ORDINANZA