LE RIVELAZIONI DEL TESTIMONE CHIAVE. ‘Anche la proprietà della Juvecaserta nell’accordo tangentizio tra Iavazzi e gli amministratori del comune capoluogo’

20 Aprile 2018 - 13:50

In calce all’articolo lo stralcio dell’interrogatorio di Alberto Di Nardi

CASERTA – E’ stato un interrogatorio a largo spettro quello inserito nell’ordinanza che ha sancito il sequestro di alcuni beni dell’imprenditore Francesco Iavazzi e l’iscrizione nel registro degli indagati di altre persone, tra cui l’ex dirigente del comune di Caserta Carmine Sorbo.

Sempre secondo l’ex patron della Dhi, nell’ambito del rapporto, che Iavazzi gli aveva definito come strettissimo tra quest’ultimo e l’allora vicesindaco di Caserta Enzo Ferraro, si svilupparono anche molti contatti riguardanti la Juvecaserta. A Iavazzi sarebbe stato chiesto espressamente dallo stesso Enzo Ferraro e da Pio Del Gaudio, di occuparsene, dato che poi, così è scritto testualmente nell’ordinanza, gli avrebbero “fatto recuperare i soldi spesi.

Di Nardi afferma anche di aver ricevuto molte richieste sia da Francesco Iavazzi che dal fratello Raffaele, quest’ultimo patron formale della squadra, perchè la Dhi facesse una sponsorizzazione importante. Cosa che Iavazzi si è sempre rifiutato di fare.

Per quanto riguarda poi il discorso politico, sollecitato dal pm Giacomo Urbano, il testimone riconosce che in quel periodo esisteva una filiera di Forza Italia che andava da Del Gaudio a Enzo Ferraro, passando per San Nicola con Pasquale Delli Paoli per arrivare a Maddaloni con Tonino Cerreto. Un partito dominato al tempo da Nicola Cosentino e anche, forse soprattutto Angelo Polverino.

QUI SOTTO LO STRALCIO DELL’INTERROGATORIO DI ALBERTO DI NARDI