LE SPESE…MMMM…DISCUTIBILI (😂) DELLA PIGNETTI. L’adesione alla CISE con Giosy Romano e Danilo Iervolino. E una stazione unica appaltante mai decollata

28 Giugno 2023 - 13:24

I revisori dei conti hanno criticato la spesa di 59 mila euro e hanno stimolato la nostra curiosità di verifica di questa strana confederazione nata nel 2017 e sostanzialmente inerme, se non per un post una non meglio precisata rassegna stampa egiziana.

Rimaniamo a disposizione della presidente Pignetti e di chiunque desiderasse esprimersi sui contenuti di questo articolo

CASERTA (g.g.) – L’unica cosa che non conoscevamo già di quelle messe in evidenza dal Collegio dei revisori dei conti dell’Asi Caserta (LEGGI L’ARTICOLO DI IERI) riguarda la partecipazione, compiuta in maniera a dir poco disordinata in tutti i bilanci del Consorzio intercomunale delle aree industriale, alla Confederazione Italiana Sviluppo Economico.

Naturalmente, con spirito laico e cercando disperatamente di trovare fatti, eventi, un qualcosa che giustificasse l’utilità pubblica della partecipazione dell’Asi Caserta a questa CISE, non siamo riusciti in nessun modo a trovarla. Magari è un limite nostro per la 150esima volta invitiamo la presidente Raffaela Pignetti a riporre ogni valutazione su simpatie e antipatie personali, su azioni giudiziarie promosse a iosa nei confronti di chi scrive e di questo giornale, e a spiegare ai cittadini e in piccolo ai nostri lettori che in realtà ci sbagliamo e che questa partecipazione alla CISE ha prodotto risultati positivi per quel che riguarda il raggiungimento degli obiettivi contenuti nell’oggetto sociale di questo consorzio.

La presidente Pignetti non ha mai voluto rispondere nel merito ai contenuti di questo giornale, ha preferito altre strade, ma noi abbiamo il dovere, non tanto nei suoi confronti, ma per il ruolo che ricopre, di invitarla ogni volta alla replica. Magari sarà un’attesa vana, ma più di questo non possiamo fare.

E non possiamo non esprimere il nostro punto di vista sulla partecipazione a questa CISE che, come indicano i Revisori dei conti, è costata 59 mila euro alle casse dell’Asi Caserta.

Ci abbiamo provato, ma non abbiamo trovato nulla o quali nulla. Dunque, c’è un sito che non ha manifestato alcun segnale di vita sin dalla sua creazione, ovvero dal 2017. C’è la presentazione, dalla quale apprendiamo che oltre all’Asi Caserta, alla fondazione ha partecipato anche l’Asi di Napoli guidata da quel Giosy Romano che alla Pignetti si è legata moltissimo, diventando alla pari di Stefano Graziano, è diventato una sorta di mentore.

E visto che l’unica traccia, stavolta attraverso la pagina Facebook e datata 2019, segnala quale presidente CISE proprio Romano, si può ritenere che la partecipazione dell’Asi Caserta alla confederazione sia dovuta ad un atto di persuasione dello stesso Romano verso la presidente Pignetti.

Gli altri tre soggetti aderenti e fondatori, riporta il sito, sono il Consorzio Asi Sud-Pontino, Eurispes, ovvero l’Istituto di Studi Politici, Economici e Sociali, e Universitas Mercatorum, che è l’l’università telematica del Sistema delle Camere di Commercio e alla cui presidenza, al momento della costituzione della Confederazione, c’era quel Danilo Iervolino in ascesa irresistibile con la sua Pegaso, poi venduta ad un fondo americano ad una cifra vertiginosa, denaro che oggi probabilmente Iervolino ha in parte investito nell’editoria, nel momento in cui ha acquisito il controllo (quasi regalatogli da John Elkann) del news magazine L’Espresso e per la gestione della Salernitana Calcio, di cui è presidente.

A dire il vero, non si tratta di soggetti sconosciuti o improbabili, ma di istituzioni dotate anche di una certa autorevolezza. Però, a quanto ci è dato da vedere, questo è un ente senza nessuna vita.

Trasferendoci, infatti, dal sito alla pagina Facebook, constatiamo infatti che l’ultima pubblicazione di un contenuto (che, poi, non si capisce perché non sia stato inserito anche nel sito) è datato 2 settembre 2022.

Andando a dare uno sguardo più attento alle finalità di questa CISE, ci accorgiamo che tra le finalità degli obiettivi c’era forse l’unico obiettivo di Romano e, di riflesso, della Pignetti: “La confederazione ha funzione di stazione unica appaltante per tutti gli enti aderenti.

Ora, pur essendo l’albo pretorio e la sezione amministrazione trasparente dell’Asi Caserta dei fortini quasi inespugnabili, non ci risulta che il Consorzio abbia bandito gare appoggiando tutte le procedure a questa CISE che, probabilmente, ha fatto rimanere una pia intenzione quella di diventare centrale unica appaltante.

Possiamo dedurre, pensare che essendo stato questo un terreno troppo complicatamente praticabile, Giosy Romano e, quindi, di conseguenza, Raffaela Pignetti abbiano posto nel dimenticatoio questa loro creatura.

Il problema è che i cittadini della provincia di Caserta, nel caso specifico gli imprenditori che versano all’Asi tutto quello che versano, ci hanno rimesso quasi 60 mila euro, di cui solo oggi ne sottolineano la sostanza i Revisori dei conti, fiutata l’aria e avendo capito che il presidente Vincenzo De Luca, seppur in enorme ritardo con l’orologio della storia, ha deciso di troncare ogni rapporto con la governance dell’Asi Caserta.

Rimaniamo a disposizione di chiunque volesse scrivere, affermare, precisare la propria posizione.