L’EDITORIALE. Proiettile sparato contro l’auto di un 21enne incolpevole. Nessun giustificazionismo, ma non ragionare su quel letamaio di VIALE CARLO III rappresenta l’ennesima abdicazione che la politica fa in questi sfigatissimi luoghi

28 Febbraio 2018 - 11:50

di Gianluigi Guarino
L’episodio, verificatosi l’altra sera lungo Viale Carlo III, appartiene, almeno per quel che riguarda la sua maggior porzione di valutazione, alla categoria delle fatalitˆ, collegate ad un equivoco sorto tra un’auto della Guardia di Finanza, senza contrassegni e in servizio lungo Viale Carlo III e un’altra, condotta da un giovane 21enne di San Nicola, il quale sostiene di non essersi fermato all’alt, perch non gli  stata mostrata nessuna paletta ed avendo paura che si trattasse di malviventi che lo volessero, in qualche modo, derubare, ha continuato la sua fuga.
Il fatto che, durante l’inseguimento, conclusosi nel rione Acquaviva di Caserta, il 21enne, impaurito, abbia allertato sia il padre che i carabinieri, dimostrerebbe la sua buona fede, cos“ come abbiamo giˆ scritto nell’articolo pubblicato ieri sera.
Non  nostro costume percorrere il sentiero giustificazionista, quando di mezzo ci sono istituzioni dello stato e uomini che, per stipendi non certo sontuosi, rischiano la pelle per cercare di migliorare la vivibilitˆ di luoghi scaduti al rango di bassifondi in cui  letteralmente vietato camminare o realizzare una qualsiasi attivitˆ umana, senza rischiare di essere presi di mira da gang assortite o da parcheggiatori violenti.
Il giustificazionismo appartiene ad un’idea del giornalismo, collegato al regime, ai regimi e a quei poteri forti, i quali bene che vada condizionano fatalmente il racconto di fatti che, essendo tali, andrebbero fotografati ed esposti con la massima obiettivitˆ e con spirito autenticamente laico. Sempre e in ogni circostanza.
Ma una cosa  non precipitare nel pensiero debole del giustificazionismo, lontano mille miglia dalla nostra filosofia, altra cosa  pensare che l’episodio, seppur grave, seppur doverosamente da approfondire nelle indagini e per il quale, se c’ stato errore da parte di un componente delle forze dell’ordine,  giusto che questi, come ogni altro cittadino, ne risponda in tutte le sedi istituzionalmente deputate, possa essere utilizzato per scalfire, anche in maniera leggera, la reputazione, a nostro avviso, in grande ascesa, che la Guardia di Finanza si sta conquistando negli ultimi tempi a Caserta, impegnando se stessa, generosamente, anche in battaglie giˆ perse in partenza, quali per esempio quelle contro i venditori abusivi di gadgets, soprattutto davanti alla Reggia.
I finanzieri sanno che, dopo averli denunciati ed allontanati, questi ricompariranno nel giro di mezz’ora ridendo sulla faccia di coloro che hanno cercato di ricostituire un minimo di legalitˆ, nei luoghi in cui l’illegalitˆ  divenuta sistema. Eppure, questi uomini delle forze dell’ordine, lo fanno e continuano a farlo con generositˆ.
Guardate, presidiare e condurre indagini lungo Viale Carlo III incrocia lo stesso coefficiente di rischio che affrontano le polizie americane o sudamericane nell’entrare in certi quartieri in certe favelas, nei quali non esiste la legge, ma dove un sistema autenticamente selvaggio dello stare al mondo, riduce la vita al valore del proverbiale soldo bucato.
Una valutazione seria dell’episodio capitato tra domenica e luned“ non pu˜ non partire da una necessitˆ freddamente cronistica e che per la sua oggettivitˆ intrinseca, rappresenta proprio il contrario del giustificazionismo di cui parlavamo prima. Bisognerebbe conoscere gli ultimi 3 mesi o 4 mesi di vita professionale e investigativa vissuti da quei finanzieri in borghese, che abitavano l’auto da cui  partito il proiettile che ha attinto la vettura del 21enne.
Bisognerebbe conoscere, minuto per minuto, il lavoro di questi ragazzi che si tuffano letteralmente in un mare di merda ogni notte, tra prostituzione galoppante con relativi papponi, spacciatori pronti a tutto, contrabbandieri da intercettare.
Ecco, non  questione di giustificare un episodio che resta tale e che pu˜ incubare in se un errore umano o anche una negligenza, di cui sicuramente, con dignitˆ e a testa alta, le fiamme gialle si faranno carico.
Noi dobbiamo invece utilizzare preziosamente questo fatto, e, dopo aver tirato un sospiro di sollievo in quanto nessuno si  fatto male, dobbiamo renderlo strumento per ragionare sulla totale assenza di sicurezza che si registra, nonostante il lavoro immenso fatto dalle forze dell’ordine, soprattutto lungo quella strada che, a Caserta, siamo riusciti a trasformare da potenziali Campi Elisi di ingresso ad una delle regge pi belle del mondo, a letamaio, in cui si sintetizzano in quintessenza tutte le turpitudini umane.
Roba che se Dante Alighieri l’avesse conosciuto, sicuramente ci avrebbe dedicato un girone del suo inferno.
Preoccupati, in questo articolo, di far funzionare il ragionamento e non attivare i soliti slogan, ora possiamo serenamente dire che alla luce di ci˜ che abbiamo esposto, scevri da ogni furore ideologico, possiamo affermare, gi le mani dalle Fiamme Gialle.