Libero dagli arresti domiciliari l’imprenditore-zio di Stefano Graziano. LE ACCUSE DELL’ANTIMAFIA

23 Giugno 2025 - 14:56

TEVEROLA – Il Tribunale del Riesame di Napoli ha annullato l’ordinanza che disponeva gli arresti domiciliari per Angelo Marrazzo, imprenditore attivo nel trasporto marittimo di rifiuti e zio del parlamentare del PD di Teverola, Stefano Graziano. Marrazzo era stato arrestato nell’ambito di un blitz anticamorra condotto dalla Polizia di Stato e coordinato dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli. A darne notizia sono i suoi legali, Giovanni Battista Vignola e Michele Di Fraia.

Secondo l’accusa, Marrazzo, ritenuto gestore di fatto della Traspemar, avrebbe esercitato pressioni e minacce nei confronti di altri operatori del settore, costringendoli a servirsi esclusivamente dei traghetti della propria compagnia per il trasporto di rifiuti speciali tra Ischia e la terraferma. I reati contestati – estorsione e concorrenza sleale aggravata – sarebbero stati commessi con modalità mafiose: l’imprenditore si sarebbe presentato come referente del clan Moccia sull’isola.

Con l’ordinanza cautelare inizialmente emessa dal Gip era stato disposto anche il sequestro preventivo di due motonavi della società, considerate il mezzo attraverso cui sarebbe stato consolidato il monopolio nel trasporto marittimo di rifiuti. Il provvedimento di annullamento del Riesame non riguarda, al momento, i sequestri patrimoniali.