L’INCHIESTA. Terra dei Fuochi, monnezza e veleni. Tutti i numeri degli interventi di SMA Campania. Ma il modello è fallitto e vi spieghiamo perché

7 Ottobre 2019 - 19:12

CASERTA (Gianluigi Guarino e Maria Concetta Varletta) – La SMA Campania, società della Regione Campania, fa parte della cabina di regia del Patto sulla Terra dei Fuochi coordinata da un incaricato del Ministero dell’Interno per gli incendi di rifiuti in Campania.

La rete di rapporti tra le istituzioni e i cittadini – si legge sul portale smacampania.info – ha consentito di realizzare un sistema innovativo per la raccolta di informazioni e segnalazioni geo-referenziate, relative ai siti oggetto di sversamento illecito e all’incendio di rifiuti“.

La principale attività svolta da SMA Campania per contrastare questi fenomeni criminali viene definita “Servizio di Pattugliamento Intelligente”.
Cosa vuol dire: operai specializzati SMA montano a bordo di un’auto e, con l’ausilio di strumenti di “smartworking”, battono il territorio della Terra dei Fuochi per perlustrarlo allo scopo di segnalare sversamenti di rifiuti (le cosiddette “microdiscariche”) e roghi tossici.

Più precisamente, le squadre impegnate nelle attività di pattugliamento sono dotate di appositi dispositivi su cui è installata l’App SMA Campania appositamente sviluppata e utilizzata per le attività di rilievo delle microdiscariche e le segnalazioni di incendi di rifiuti. L’applicazione consente di rilevare la posizione, scattare una foto del sito e di inserire informazioni sulle dimensioni e sui tipi di rifiuti presenti (l’app è disponibile sugli Store Apple e Android, per consentire ai cittadini di contribuire con le loro segnalazioni ad avere una sorveglianza dettagliata del territorio).

Per fornire e gestire questi servizi la SMA Campania ha allestito 4 Presidi Operativi, ubicati nei comuni di Giugliano in Campania (l’unico attivo h24) e Massa di Somma per la provincia di Napoli, Marcianise e Mondragone per quella di Caserta.
I servizi resi sono erogati 7 giorni su 7 dalle ore 08:00 alle 16:10.

Gli operai specializzati impegnati nel servizio di pattugliamento e rilevamento dei roghi tossici sono dislocati in quelle che vengono definite Basi Territoriali: Rotondi (174 km di pertinenza), Fisciano (91 km), Boscoreale (104 km), Marano (96 km) e Briano (95).

Le unità impiegate sul territorio sono in costante contatto con le squadre dei Vigili del Fuoco associate ai Presidi e dedicate allo spegnimento di incendi di rifiuti. Per l’attività di spegnimento si è sviluppata una sinergia con i VV.FF. Comando Regionale di Napoli e Provinciale di Caserta.

Le segnalazioni di sversamento abusivo di rifiuti operate dagli operai Sma nei primi 9 mesi del 2019, dunque dal 1 gennaio al 30 settembre, sono state 2692, ovvero un numero già considerevolmente superiore a quello delle segnalazioni raccolte nell’intero anno 2018, che si attestavano a 2416.

Già 276 in più rispetto all’anno scorso e mancano ancora 3 mesi alla fine del 2019.

Le segnalazioni di roghi di rifiuti per i soli 2 mesi di agosto e settembre 2019, invece, sono state 527, delle quali 280 tradottesi in effettivi interventi dei Vigili del Fuoco e 102 rivelatesi falsi allarmi.

Per ottenere questi dati, le squadre operative impegnate nel “Pattugliamento Intelligente” hanno percorso, nei due mesi di cui sopra, il chilometraggio complessivo di 38.040 km.

Di seguito, il dettaglio relativo a ciascuna delle cinque Basi Territoriali impegnate nei mesi di agosto e settembre 2019:

 

 

 

 

 

 

 

Oltre alla sinergia con i cittadini si sono sviluppate altri accordi per realizzare un sistema di pattugliamento integrato con gli attori presenti al Tavolo Terra dei Fuochi, gestito dal delegato del Ministero degli Interni, precisamente con l’Esercito Italiano operazione Strade Sicure.

Alle squadre dell’Esercito sono stati forniti Tablet e connettività dedicata, al fine di evitare tracciamento delle squadre sul territorio per motivi di sicurezza. Sui tablet è installata la stesa APP utilizzata dagli operatori di SMA Campania.

Fin qui l’articolato resoconto delle attività integrate e di supporto realizzate dalla SMA Campania.

Vedete come siamo diventati buoni? Casertace, ma prima ancora il Corriere di Caserta, quando ero direttore dell’allora vendutissimo quotidiano cartaceo, hanno raccontano le inquietanti e incredibili vicende di questa società pubblica sin dai tempi la governava, per nomina di Antonio Bassolino, il signor Achille Natalizio da Castello Matese, esponente di primo piano del Pds e dei Ds poi della provincia di Caserta.

Cose turche, rendite parassitarie, falsi turni di lavoro, autentici muschi che hanno drenato risorse impressionanti e che facevano impallidire finanche gli ormai mitici forestali della Regione Sicilia.

Non si capiva cosa facessero, con quali orari lo facessero. Partirono coi boschi e arrivarono alle bonifiche, che non a caso non furono mai realizzate, e, a nostro avviso ingiustamente, la magistratura inquirente non entrò approfonditamente nel merito, perché c’erano tutti i presupposti per far scattare le manette.

Nonostante questa esperienza, nonostante le centinaia di articoli da noi dedicati a quella SMA, oggi, se effettivamente razzoliamo da liberali dopo che questi principi li predichiamo continuamente, non possiamo farci condizionare dal pregiudizio.

Per cui, abbiamo dato per buona, e lo sarà fino a prova contraria, l’autocertificazione dell’attività che la SMA sta effettuando (vedete? Non abbiamo utilizzato il condizionale né l’aggettivo “sedicente”) dentro al Piano di Emergenza messo a punto per combattere gli incendi di Terra dei Fuochi.

Nessun pregiudizio, ma se siamo, come effettivamente siamo, liberali, sì forte e chiaro ai giudizi argomentati.

Dunque, se abbiamo capito bene c’è un pezzo della SMA, quella che afferisce ai Presidi Operativi di Marcianise, Mondragone e Massa di Somma che lavorano fino alle 16, pardon 16:10 di pomeriggio, anche di domenica.

E d’altronde, sono 700, stiamo ben larghi e comodi con la turnazione.

Altri dipendenti della SMA garantiscono, evidentemente sempre a rotazione, turni più profondi nel Presidio Operativo di Giugliano, l’unico dei quattro che funziona h24.

Ma qui il condizionale non basta, visto che il Presidio Operativo di Giugliano esiste sulla carta, ma non nella realtà, visto che non è stato possibile trovare una sede appropriata. Si narra che si trovi da qualche parte a Napoli, ma la materia è incerta e va approfondita.

Come abbiamo letto dai dati, la SMA ha segnalato, nei mesi di agosto e settembre dell’anno 2019, 527 roghi, di cui 280 tradottisi in interventi dei Vigili del Fuoco e 102 rivelatisi falsi allarmi. E gli altri 144? Sono diventati un mistero, una funzione irrisolta.

E già qui occorrerebbe un minimo di rigore in più, dato che non si sta parlando di bruscolini.

Ma andiamo velocemente al nocciolo del problema: questi della SMA, stipendiati dalla Regione, solcano il territorio con i loro mezzi. Segnalano incendi già appiccati ma svolgono anche una ricognizione con conseguente inventario di piccole e grandi discariche, cioè di immondizia che non è stata ancora incendiata.

Se questa è una buona o cattiva strategia non è possibile stabilirlo in base al volume quantitativo dell’impegno, che noi, ripetiamo, diamo per scontato fino a prova contraria, considerando autentici e fedeli i dati pubblicati da SMA.

Nel 2018 c’era Sma che controllava, inventariava e segnalava i roghi ai Vigili del Fuoco, convogliando dati raccolti direttamente o attraverso i cittadini che, al pari degli operatori della SMA, potevano, come ancora possono, utilizzare l’apposita applicazione per la trasmissione delle segnalazioni.

Nel 2019 c’è la Sma, che è la stessa dell’anno scorso e che con 12 mesi di esperienza in più continua a segnalare roghi e a scovare gli immondezzai dell’inciviltà.

L’anno scorso si sono verificati tot incendi; quest’anno il 26% in più, cifra che a nostro avviso (CLICCA QUI PER LEGGERE IL PERCHÈ) è molto approssimata per difetto.

Questa modalità di intervento, dunque, sarà anche bellissima, l’applicazione è sicuramente molto figa, ma a fronte del vagone di milioni di euro che la Regione ha speso per organizzare questo dispositivo, questo sistema, impegnandosi a pagare anche gli extra ai Vigili del Fuoco, che però al momento non hanno visto ancora un euro, come è emerso dall’ultima riunione della Commissione Terra dei Fuochi del Consiglio Regionale, i risultati sono fallimentari.

I numeri sono numeri e la politica che fa strage di denaro pubblico, vince o perde in base al raggiungimento o al mancato raggiungimento degli obiettivi.

Spiegazioni, attenuanti, scuse varie, variabili casuali: tutta roba che può essere utilizzata da un imprenditore privato ma non certo da chi amministra la cosa pubblica e che quest’anno ha speso 50,60, forse 70 milioni di euro per ottenere un incremento dei roghi del 30%.

Le chiacchiere stanno a zero.

Conclusione: è inutile, banale, fuorviante, concentrare l’attenzione sulle grandezze aritmetiche quantitative dell’opera espressa dalla Sma.

Il sistema non è efficiente perché è sbagliato concettualmente, in termini di qualità e dunque di contenuto del Piano Operativo Strategico.

Ma i politici che se ne fregano della strategia. A loro basta la parata, la cerimonia, la conferenza stampa e soprattutto la possibilità di infilare, a spese dei contribuenti, persone che poi devono diventare dei moltiplicatori di voti alle elezioni.

Domani pubblicheremo un mix di foto e video, giusto per far capire che inferno sono stati i mesi dipanatisi da giugno a settembre in provincia di Caserta.

Roba che gli effetti speciali di Steven Spielberg e James Cameron al confronto sono bazzecole.