L’INTERCETTAZIONE. Carizzone e la violenza sessuale. Il giudice: “Grave perché il malato psichico è suddito del suo medico”

22 Febbraio 2021 - 18:40

AVERSA – Nel corso delle intercettazioni telefoniche sul conto di Luigi Carizzone è stata catturata una conversazione dalla quale, si legge nell’ordinanza, “emerge in modo chiaro ed inconfutabile che Carizzone ha abusato di una sua paziente, nel corso di una visita psichiatrica a cui l’ha sottoposta presso il suo studio ubicato al civico 42 di via Olimpico ad Aversa”.

Abbiamo deciso di oscurare il nome della donna, una 45enne, nonostante le sue generalità siano contenute nelle pagine dell’ordinanza stessa.

Nella conversazione, come da noi anticipato in questo primo articolo al riguardo, si parla molto chiaramente di “giochini di bocca”.

Carizzone cerca di minimizzare l’accaduto, dicendo alla donna di non raccontare nulla al riguardo perché “in effetti non abbiamo fatto un cazzo (…) è stata solo un’effusione di contentezza. È un fatto tra me e te (…) ubbidiscimi altrimenti mi piglio collera”.

Il dottore si raccomanda soprattutto che a saperlo non sia la sua segretaria e amante Patrizia Rampone: “Ti chiederà il dottore stava normale? Si è comportato bene? Stava ubriaco?”

 

La Gip Maria Gabriella Iagulli sostiene che le espressioni utilizzate da Carizzone non lascino spazio a dubbi sulle attenzioni che ha rivolto alla sua paziente durante una sua “ebrezza sessuale”.

Si legge testualmente: