L’INTERCETTAZIONE. “La faccia sua sotto ai piedi di Michele Zagaria e dei Capaldo”. Mister Parmalat latte Berna pronto a tutto pur di aiutare i due rampolli

27 Gennaio 2020 - 13:38

CASAPESENNA – Quando abbiamo scritto di un’ammirazione, da cui traspariva anche un’adesione ai loro valori e ai loro ideali, da parte di Adolfo Greco nei confronti dei fratelli Capaldo, della loro famiglia e anche automaticamente di Michele Zagaria, non abbiamo riportato quella nostra considerazione in maniera superficiale.

Dall’intera ordinanza sul latte del clan dei casalesi traspare questa disponibilità che va ben al di la di un rapporto che può essere legato ad affari comuni o anche, per esempio, a difficoltà da parte di un imprenditore di dire no alla camorra, rischiando, in questo modo, di essere oggetto di ritorsioni. E questo stralcio dell’ordinanza che pubblichiamo oggi ne è l’ulteriore e, forse, ancora più concreta dimostrazione: Adolfo Greco parlando con Nicola Capaldo in un incontro tenutosi tra loro due, gli ha confidato una loro difficoltà nel reperimento dei camion per il trasporto del latte visto che quelli usati fino ad allora non erano più utilizzabili, dopo il cambiamento di società frutto della nota confisca della Euromilk.

A questo punto, Adolfo Greco racconta di aver messo a disposizione dei Capaldo e dunque del clan dei casalesi, la sua potenza economica e produttiva, dicendogli di essere disposto a fornirgli lui il latte, in modo da non farli rimanere fermi in attesa della costituzione della nuova società. Un atto di disponibilità con Nicola Capaldo in persona ma soprattutto una spesa ulteriore, un elemento che va a gravare sul bilancio aziendale di Adolfo Greco, ma evidentemente l’imprenditore di Castellammare di Stabia era così felice di questo rapporto con il gruppo Zagaria del clan da assumere lui le iniziative, frutto di idee che unilateralmente esprimeva e metteva a disposizione degli interessi della camorra.

 

QUI SOTTO LO STRALCIO DELL’ORDINANZA