L’INTERVENTO. CASERTA. Giuseppe Messina: “Verde e cura del cimitero. Basterebbero due pecore”

11 Ottobre 2022 - 11:09

CASERTA (giuseppe messina) – Fa un po’ di tenerezza il servizio fotografico e le lamentazioni del giornale CasertaCE del 7 ottobre scorso, circa la manutenzione del verde al cimitero della città.

A guardare bene le foto e i luoghi basterebbero un paio di pecore tenute fisse dall’Amministrazione comunale per brucare l’erba e tenerla sotto controllo oppure consentire a un pecoraio di far passare il suo gregge una giornata al cimitero e il gioco è fatto con la soddisfazione dei casertani che a queste cose ci tengono assai.

A ben vedere però il verde cimiteriale a Caserta non esiste, rispecchiando la città dei morti quella dei vivi: cemento e basta.

Basta farsi un giro per il cimitero nuovo, fatto di cappelle familiari (senza neanche un alberello) e colombaie per capire come la cultura cementizia ha coinvolto tanto i vivi quanto le residenze dei “cari” defunti.

Per la verità la normativa sul verde cimiteriale prescrive l’obbligo minimo di almeno 300 alberi ogni 10.000 mq così come per l’area urbana dove occorre assicurare almeno 10 mq di verde per abitante.

Ma noi siamo a Caserta e quindi ai vivi meno di 2 mq di verde per abitante (pensate all’are ex Macrico, l’unico verde possibile rimasto) e qualche cm dai morti. Può bastare e i casertani, si sa, sono di bocca buona e di corta memoria.
Siamo

in linea ragazzi.

E allora? Viva Caserta e i suoi abitanti ed evviva il cimitero dei mattonari!