L’INTERVENTO. Gigi Cobianchi: “Bisognava attendere giornate estive e più vaccinati. Aprire tutto ora è un errore”

30 Aprile 2021 - 18:30

CASERTA – E così, a ‘furor (di una fetta) di popolo’, siamo tornati in zona gialla. Tutti pronti a darsi alla pazza gioia!
Evidentemente il monito della Sardegna non è servito a nulla: da unica regione in zona bianca d’Italia a … unica in zona rossa.
Veramente non c’è limite alla stupidità umana.
Che delusione colui che doveva essere ‘l’uomo della provvidenza’: per facta concludentia, non è riuscito neanche lui a resistere al miraggio di occupare, sia pure ad tempus, uno dei Palazzi Reali più belli al mondo: il Quirinale.
Per molti, a quanto pare, una poltrona val bene decine di morti in più.
Eppure sarebbe bastato aspettare solo un altro po’, raggiungere cifre decenti nelle vaccinazioni e, soprattutto, un congruo aumento delle temperature.
E invece….
Così l’Italia – primo paese d’Europa per i contagi, tra gli ultimi per vaccinazioni – si candida ad avere la quarta, la quinta e la sesta ondata.
Conte credeva che la COVID si potesse sconfiggere con una conferenza stampa al giorno. Forse sperava in un “effetto Casalino”, capace di lasciare interdetto financo un virus.
Ma guai a parlare male del disastro del governo giallo-rosso (vaccini non comprati, milioni e milioni di euro sperperati per cose inutili, zittite le regole, a vantaggio di questo o quell’amichetto/a): l’ammucchiata nazionale, che poggia sull’incerto futuro giudiziario di un figlio di papà, emblema di una società allo sfascio valoriale, scricchiolerebbe!!
Ancora scontiamo le follie della scorsa estate: mentre il nostro bandito mascherato da ‘sceriffo’ veniva colpito da sonno post abbuffata (di voti ad ogni costo), migliaia di connazionali del nord – pronti sempre a denigrarci e a rubare dal nostro (fondi FESR e recovery fund, docunt) – ci hanno appestato di COVID – noi che per questioni genetiche e climatiche ne eravamo praticamente restati immuni – fino a determinare l’inversione del trend: Lombardia, Piemonte, Veneto in zona gialla (spesso, in verità, creata a tavolino, drogando i numeri) e Campania, Puglia, Calabria, Sicilia, perle del Mediterraneo, in zona rossa.
Contenti noi….
Tra i diritti costituzionalmente tutelati ne esiste uno ancora più sacro di quello al lavoro, su cui pure fonda la nostra Repubblica: il diritto alla salute, conditio sine qua non di quello alla vita.
Perché i morti, almeno in questa dimensione, ahinoi non tornano….
Le scelte improvvide che chi ci governa sta compiendo significano far morire due volte chi è stato sopraffatto dal virus, dileggiare il duro lavoro compiuto, a rischio della vita, da medici, personale sanitario, Forze dell’ordine e, più in generale, da tutti coloro che sono stati, in questi duri mesi, in trincea, a combattere, che non hanno potuto restare a casa, e non per scelta!
È saggio, è giusto, è etico tutto questo?