L’INTERVISTA. Il neo-presidente di Confindustria Caserta Schiavone: “Il Covid ha colpito duro anche il nostro tessuto manifatturiero. Ma la ripresa è dietro l’angolo”

17 Agosto 2021 - 12:39

Si dà il caso ch il vertice degli Industriali di Terra di Lavoro sia anche un medico epidemiologo, in grado quindi di dire parole credibili nella ricerca dell’equilibrio tra salute ed economia. Il giovane presidente, figlio di Vincenzo Schiavone patron della clinica Pine Grande, parla anche di Green Pass e commenta le posizioni di alcune aziende che minacciano il licenziamento dei loro dipendenti.

 

 

Caserta (pasman) – La pandemia Covid che si è abbattuta duramente anche sull’Italia ha comportato che tutti gli sforzi del Paese siano stati rivolti ad affrontare in primo luogo l’emergenza sanitaria, con il suo strascico di lutti e dolori. Ogni altro aspetto è stato necessariamente subordinato a questo e le accorte politiche europee hanno certamente aiutato, impedendo un peggio che era pur possibile.

In tale scenario, la stessa economia, per quanto fondamentale, è sembrata passare in secondo piano, anche se senza risorse adeguate ogni iniziativa di governo diventa difficile. E difatti i vari piani di finanziamento e di aiuto economico varati da Bruxelles in favore degli Stati membri dell’Unione Europea hanno permesso di sostenere gli apparati economici e produttivi nazionali in questa difficile congiuntura dell’economia. Abbiamo avuto l’impressione che un tema così rilevante sia stato particolarmente rimosso dal dibattito della nostra provincia, benché numerose vertenze di lavoro dovute alle crisi aziendali siano lì a ricordarlo.

Al riguardo, cerchiamo come spesso di capita, di svolgere un’azione di supplenza facendo un giro tra le istituzioni che più delle altre hanno il polso della situazione. Partiamo dal neo-presidente di Confindustria Caserta, il dottor Beniamino Schiavone, per il suo osservatorio privilegiato e che ringraziamo per la sua disponibilità.

Nel proporre ai nostri lettori la sua intervista, notiamo come egli, tra l’altro, prenda posizioni condivisibilissime, per quanto ci riguarda, quanto ai temi sensibili dell’obbligo vaccinale e della certificazione verde, che molte polemiche stanno suscitando.

CasertaCe.net: Presidente Schiavone, lei si è insediato da pochi mesi, a marzo scorso. Ha potuto ancora cogliere appieno quali sono stati gli effetti della pandemia sul tessuto economico e produttivo del casertano?

Presidente Schiavone: “La pandemia ha generato, per l’industria locale, una contrazione in termini di produzione che è sovrapponibile a quella verificatasi nel resto del Paese. Va sottolineato, tuttavia, che già prima della crisi legata al Covid-19 il nostro tessuto industriale stava vivendo un periodo molto difficile. In ogni caso, la pandemia ha fatto registrare particolari situazioni di criticità in settori quali il tessile, il calzaturiero e il turismo, che nel 2020 ha subito un calo di fatturato che in alcuni casi ha superato l’80% rispetto all’anno precedente. La situazione attuale appare migliorata, come testimoniato dai dati pubblicati recentemente dal Rapporto Svimez, che prevede una crescita del Pil 2021 del 4,2% per la Campania. La provincia di Caserta è in linea con il dato regionale, ma persiste la difficoltà delle imprese, appesantite soprattutto dalle inefficienze della pubblica amministrazione. Ci auguriamo che la riforma di questo settore promossa dal Governo possa costituire una svolta e consentire, tra le altre cose, di attrarre nuovi investimenti nella provincia di Caserta che – ricordiamolo – possiede una delle aree industriali più estese del Mezzogiorno, che rappresentano il 54% del totale degli insediamenti produttivi della Campania”.

CasertaCe.net: Attualmente, come si presenta il quadro nella nostra provincia e quali sono le prospettive che lei, anche in quanto medico epidemiologo, vede nell’immediato e nel più lungo termine? Il noto accademico Luca Ricolfi ritiene che “… tutti gli indicatori segnalano che la quarta ondata [del contagio, ndr] è in corso dai primi di luglio”. Gli imprenditori e gli operatori economici del territorio sono pronti e come si stanno preparando a questa più che certa evenienza? 

Nell’immagine, la sede in via Roma della Confindustria di Caserta

Presidente Schiavone: “La pandemia certamente non si è esaurita e c’è il rischio concreto che ci accompagnerà ancora per diversi mesi. Piuttosto che parlare di quarta ondata mi limito ad osservare che, rispetto ai mesi scorsi, sicuramente abbiamo un nuovo aumento dei contagi, con un tasso inferiore di ricoveri ospedalieri e un calo evidente dei decessi. Da epidemiologo, mi permetta di approfittare anche di questo mezzo per fare un appello a tutti i cittadini, di ogni età: continuiamo ad adottare un comportamento prudente, usiamo la mascherina, laviamoci spesso le mani e manteniamo il distanziamento, ma soprattutto vacciniamoci. Ad oggi queste rappresentano le uniche armi che abbiamo per combattere e sconfiggere il virus. La durata della pandemia dipende anche da quanto tutti i Paesi riusciranno ad essere rapidi nella somministrazione dei vaccini, in modo da raggiungere l’immunità di gregge, con una quota di vaccinati dell’80-85%. Le imprese? Hanno reagito molto bene fino ad ora, rispettando tutti i protocolli e garantendo ai dipendenti di lavorare in piena sicurezza. Sono certo che continueranno a farlo anche nei prossimi mesi”.

CasertaCe.net: Dal 6 agosto è necessario essere in possesso del Green Pass per accedere ad una serie di servizi ed attività in pubblico. Nei giorni scorsi, in particolare, si è sviluppato un confronto tra governo e sindacati per decidere dell’obbligo vaccinale sui luoghi di lavoro. Qual è il suo giudizio al riguardo?

Presidente Schiavone: “In linea generale sono molto favorevole al Green Pass, che ritengo rappresenti una misura di rispetto nei confronti della collettività. Noi tutti dovremmo accoglierla con ottimismo, facendo prevalere l’altruismo sugli egoismi individuali. Per quanto concerne i luoghi di lavoro, sono sempre contrario a forme coercitive e a decisioni drastiche, come i licenziamenti. Tuttavia, l’imprenditore deve salvaguardare la salute dei propri lavoratori e il Green Pass, ad oggi, rappresenta lo strumento più efficace per farlo.”

CasertaCe.net: Già al Nord del Paese, diversi imprenditori, oltre che dirsi favorevoli all’introduzione dell’obbligo vaccinale nelle attività lavorative, sono passati ai fatti. Uno per tutti, il caso di Sterilgarda, azienda alimentare del mantovano, che in una lettera inviata ai dipendenti ha comunicato che “…dal mese di settembre 2021, a chi risulterà privo di green pass per la mancata sottoposizione all’iter vaccinale” potrebbero essere “attribuite mansioni diverse da quelle normalmente esercitate e tali da escludere rischi di contagio per contatti con altri dipendenti”, precisando “purché la modifica della mansione sia possibile”, pena la non ammissione in azienda del dipendente e la sospensione della retribuzione. Che pensa di questo tema così rilevante e quali sono gli orientamenti dei suoi associati?

Presidente Schiavone: “Alla linea dell’imposizione io preferisco sempre quella del dialogo. In poche parole, bisogna far comprendere l’importanza della vaccinazione a quanti ancora nutrono perplessità in merito. Bisogna affermare con chiarezza che i benefici del vaccino superano di gran lunga i rischi di effetti collaterali, che sono comunque pari a quelli di altri farmaci che normalmente assumiamo senza porci particolari domande. In conclusione, penso sia necessario far prevalere il buon senso e auspico che il Governo possa disciplinare la questione nel migliore dei modi con regole chiare”.