Lite condominiale. Anziana aggredita e ferita brutalmente dal vicino

26 Ottobre 2019 - 17:05

SPARANISE – Litiga con la vicina, le strappa il bastone e la picchia fino a romperle gli arti superiori. L’increscioso episodio si è verificato nella mattinata di martedì scorso, 22 ottobre, ed ha coinvolto una coppia di coniugi nel comune di Sparanise di via Torretta. Maria, di anni 72, con patologie dovute all’età avanzata e problemi di deambulazione per postumi di interventi alla schiena, come fa di solito, verso le ore 09.45, scende nel cortile condominiale con il suo bastone, che usa come sostegno, per pulire il giardino. Dopo poco s’imbatte in un condomino (d.v.a.) che, per futili motivi, inizia ad inveire contro di lei. Si accende una discussione che culmina in una feroce aggressione all’anziana donna. Il d.v.a., le strappa il bastone dalle mani e inizia a colpirla ripetutamente alla testa e in tutto il copro, con brutale violenza. Maria, sopraffatta e sofferente, urla aiuto, cercando di parare i fendenti con le braccia. La richiesta di aiuto viene accolta dai vicini che richiedono immediatamente l’intervento delle forze dell’ordine, (che

in tale orario, Polizia Locale e Carabinieri, erano presenti in piazza Giovanni XIII a 40/50 metri circa dal luogo dell’aggressione, in occasione della celebrazione del 76° anniversario della strage del 22 ottobre 1943, il tutto come da programma manifestazione e foto allegate) ricevendo come risposta che al momento non vi è macchina disponibile. L’azione violenta continua fino al sopraggiungere del marito Antonio che provvede, con non poche difficoltà, a disarmare l’aggressore. Antonio, di anni 77, anche lui con problemi di salute e di udito, è  scosso dall’accaduto. Vede sua moglie sanguinante e dolorante. E’ annientato da uno stato confusionale, come tra l’altro lo è Maria. Non ha la necessaria lucidità per annoverare che la cosa da fare è quella di richiedere l’intervento del 118, che sino a quel momento non ve ne era la presenza sul posto. L’unico pensiero è stato quello di recarsi con sua moglie presso la caserma Carabinieri con la sua autovettura dove avrebbe potuto ricevere un aiuto. In caserma però le forze dell’ordine, incuranti e sottovalutando ancora una volta la gravità della situazione a loro presentatasi, invitano la coppia a recarsi al pronto soccorso di Sessa Aurunca, a non pochi chilometri da Sparanise,  per poi, usciti dall’ospedale in tardi pomeriggio, ritornare in caserma per la denuncia. Partono per l’ospedale affrontando un viaggio di circa 35 minuti in quello stato, con il rischio di ulteriori conseguenze. Arrivano in Ospedale alle ore 10.59 e a Maria vengono diagnosticate gravi lesioni, come trauma cranico con ferita lacero contusa, nonché traumi e fratture agli arti superiori, con una prognosi ortopedica di giorni 40 s.c.. Tutto questo, mentre i due figli dell’anziana coppia, entrambi  Marescialli dell’Arma dei Carabinieri, si trovavano altrove, in servizio e a garantire la sicurezza dei cittadini ma impotenti ed impossibilitati a garantire quella dei loro genitori. Dopo una lunga degenza la donna viene dimessa alle ore 16.22 e ripartono per Sparanise ove giungono stremati in caserma alle ore 17.08.