L’OMICIDIO DEL 17ENNE GIUSEPPE TURCO. L’urlo di dolore della sorella: “Voglio giustizia per mio fratello”

15 Agosto 2023 - 11:36

Il giovane fu ucciso lo scorso 30 giugno al culmine di una lite per una ragazza sfociata in accoltellamento da parte di Anass Saaoud

VILLA LITERNO (Lidia e Christian de Angelis) La morte del 17enne Giuseppe Turco è una ferita dolorosa per la sua famiglia e per quanti lo hanno conosciuto. Ricordiamo che il 17enne ha perso la vita lo scorso 30 giugno al termine di una lite, sembrerebbe per una ragazza contesa. L’omicidio, per mano di Anass Saaoud, 20 anni, in piazza Villa, nel pieno centro di Casal Di Principe. La sorella del giovane, Enza Turco in una lunga lettera ha promesso al fratello di non arrendersi finchè non venga fatta giustizia.

Ammirate i suoi occhi, grandi, scuri e belli. Questi occhi saranno la mia forza ma vi assicuro il vostro più grande tormento. Vedersi strappare la vita a poco più di 17 anni, che razza di mondo è questo? Voglio solo che si sappia che Giuseppe era un ragazzino d’oro, felice della vita e che la morte non SE L’È CERCATA! Una belva umana che esce armato è un “essere” che é pronto ad usare l’arma che possiede, non per difesa ma per attaccare. Un “essere” che nel suo trascorso ha aggredito con la sua “baby gang” per il puro gusto di fare del male. Si dice che per vivere bene sia meglio farsi i fatti propriio sostengo che nelle cose bisogna metterci naso, orecchie e cuore. In una società in crisi d’identità che trova come valvola di sfogo la violenza, assistere a tale tragedia non può lasciare nessuno del tutto indifferente. La vita è sacra non si può negarla a NESSUNO. La colpa é di coloro che quella maledetta sera non hanno mosso un dito, di coloro che hanno pensato di essere presenti ad un match di wrestling e che ancora oggi mentono e si vantano di avere la coscienza pulita. La colpa è di chi tutti i giorni non fa nulla per essere migliore… oltretutto é impensabile che quest’individuo abbia dei sostenitori! C’è una libertà che nessuno mai ci toglierà e per la quale si é lottato: la libertà di parola. Ciò che dovrebbe frenarla é la COSCIENZA. Chi spiega ad un padre ed una madre che il figlio non torna più a casa? Chi spiega ad una sorella che non c’è più il suo fratellone a proteggerla e non potrà essere presente il giorno del suo matrimonio? E se é vero che il coraggio non si compra un tanto al chilo, bisogna INSEGNARE A VIVERE. Sono fiera di te Fratello mio, del ragazzino onesto, altruista e giocherellone che sei stato. Non sarai mai dimenticato. Un figlio e un fratello come te non si dimentica. Lo si ricorda tutti i giorni a tutte le ore perché sono quelli come te a far sentire le persone speciali.- VOGLIO GIUSTIZIA PER MIO FRATELLO.NON MI ARRENDO E MAI LO FARÒ anche con le lacrime che scendono e giorni che trascorrono senza senso. È una promessa!”