L’OMICIDIO DELLA POLIZIOTTA CASERTANA. Era gravemente malata e aveva detto al suo compagno di voler tornare col marito riunendo la famiglia

2 Giugno 2023 - 19:23

Ma lui non glielo ha permesso e l*ha ammazzata con tre proiettili senza dirle una sola parola, prima di uccidersi a sua volta

MARZANO APPIO/PIETRAMELARA – Cominciano a configurarsi con maggiore nitidezza i risvolti ma anche gli antefatti della tragedia avvenuta ieri a Roma quando la poliziotta Casertana Pierpaola Romano originaria di Marzano Appio residente nella Capitale da una ventina d’anni è stata uccisa dal suo collega Massimiliano Carpineti con tre colpi di pistola esplosi all’interno del cortile della casa in cui la donna abitava.

La notizia della grave malattia di cui la Romano era afflitta ha cominciato a circolare subito ieri pomeriggio. È chiaro che fino a quando non ne abbiamo avuto certezza e possibilità di verifica non l’abbiamo utilizzata soprattutto non l ‘abbiamo utilizzata con precisione trattandosi, purtroppo, di un elemento però fondamentale nella ricostruzione dei fatti. E’ chiaro che adesso bisogna dire che alla Romano era stata diagnosticato una grave malattia e lei pare che avesse manifestato al suo nuovo compagno cioè il poliziotto Massimiliano Carpineti la volontà di tornare con suo marito, Adalberto Montanaro,  a sua volta poliziotto e anche conterraneo in quanto nativo di Pietramelara.

Se questo ha potuto essere già di per sé la scintilla che ha provocato la decisione del del nuovo compagno di uccidere la donna non si sa ma stando a quello che raccontano i testimoni del fatto pare che i due non si siano nemmeno parlati e che il poliziotto si è entrato nella corte della casa dove abitava la Romano e senza parlare abbia atteso che uscisse facendone una sorta di agguato e sparandole tre volte e uccidendola sul colpo prima di allontanarsi con l’auto e spararsi a sua volta in una zona vicina a quella dell’omicidio.