“Lunedì faccio le valigie e me ne vado”, poi il violento litigio. La dinamica dell’omicidio di Maria Carmina Fontana

30 Maggio 2021 - 10:28

CASAPESENNA – “Lunedì faccio le valigie”. Maria Carmina Fontana, 50 anni, per tutti Carmela, lo aveva pensato e detto al marito. L’idea: staccare la spina dal clima familiare che, nei giorni, era diventato sempre più irrespirabile. E’ quello che emerge dalle prime testimonianze raccolte dai carabinieri. Sulla villetta al civico 17 di via Fermi, ad Altopascio, in provincia di Lucca, da settimane era calata una cappa pesante. A tesserla nei giorni era stata, in base a quanto ricostruito finora dagli inquirenti, la relazione con un uomo di Altopascio di cui il marito di Carmela, Luigi Fontana, 54 anni, accusava la moglie. Per questo la donna avrebbe manifestato la volontà di andarsene di casa qualche giorno. Avrebbe voluto partire domani per trovare appoggio forse da amici o dai parenti a Caserta.

Ma la 50enne ha invece trovato la morte venerdì pochi minuti prima delle 14 colpita da una decina di coltellate al tronco inferte dal marito con un coltello da cucina. Fendenti mortali che sono stati inflitti con una lama lunga circa 20 centimetri, quella di un coltello da carne che i carabinieri hanno trovato sul pavimento della cucina. Cosa abbia acceso la scintilla nella testa dell’uomo ancora non è chiaro.

La certezza è che il muratore originario di Casapesenna ha preso il coltello e ucciso la donna in pochi secondi, il tempo che la 50enne ha impiegato per tentare di ripararsi dai fendenti, come testimoniano le ferite alle mani, fuggendo verso il disimpegno della cucina, dove è stata trovata senza vita. Gli inquirenti ora, nella villetta sotto sequestro, stanno cercando di capire come sia nata la lite terminata in tragedia. Se la donna avesse in mano il coltello e stesse preparando il pranzo e poi sia scoppiato il litigio e il marito sia riuscito a impossessarsi della lama. O se l’abbia estratta lui di proposito da un cassetto con l’intento di ucciderla.

Dettagli che, ricostruiti e analizzati, possono trasformarsi in ulteriori aggravanti o meno per il 54enne al momento accusato di omicidio volontario aggravato dall’aver ucciso la coniuge. Luigi Fontana, ieri è rimasto tutto il giorno ricoverato e piantonato dai carabinieri nel reparto di Psichiatria dell’ospedale San Luca. Si trova in forte stato di choc.