MADDALONI. I BRASILIANI PEZZOTTATI. La Cassazione chiude la storia: condannati definitivamente l’ex funzionario Giuseppe Cembrola e Michele Maravita
9 Luglio 2020 - 17:07
All’interno le pene di entrambe e le prospettive relative all’esecuzione della pena. Sono state confermate le condanne in secondo grado anche per Gaetano Mele e Silas Silva De Araujo
MADDALONI – Gaetano Mele, Michele Maravita (ultimamente coinvolto in un’inchiesta sullo spaccio di droga nella città di Caserta), l’ex funzionario comunale Giuseppe Cembrola e Silas Silva De Araujo nel marzo 2019 subirono una dura condanna, con pesanti pene accessorie. Cembrola e Silva De Araujo a 6 anni di reclusione, mentre Michele Maravita e Gaetano Mele a 4 anni e 6 mesi. Ma per i primi due andava addizionata una multa pari a 3 milioni di euro. I 4 furono ritenuti colpevoli di favoreggiamento, continuato e pluriaggravato dell’immigrazione clandestina e di corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio. Il meccanismo, in estrema sintesi, si fondava su una documentazione consolare falsa attraverso cui veniva attribuita la cittadinanza italiana jure sanguinis a brasiliani.
A migliorare le loro posizioni, nel febbraio di quest’anno, ci ha pensato la corte di Appello di Napoli che, anche a seguito di un accordo, cioè di un patteggiamento in secondo grado di giudizio, ha ridotto la pena inflitta a tutti i condannati in primo grado, con Cembrola ha visto calare la sua condanna a 4 anni e 10 mesi. Mele, Cembrola, Maravita e Silva De Araujo, dopo la sentenza del tribunale partenopeo, hanno deciso di portare le loro istanze a Roma, facendo ricorso presso la corte di Cassazione, ultimo grado di giudizio. Tra i vari motivi presentati dai legali, particolare è quello che riguarda Silva De Araujo che, tramite il suo legale,
I motivi proposti dai ricorrenti, secondo i giudici della prima sezione Penale, sono stati ritenuti inammissibili, confermando così le condanne in secondo grado.
Michele Maravita si trova già ai domiciliari e adesso bisognerà capire se, in caso di esecuzione della pena, potrà rimanervi o, come non è improbabile, dovrà tornare in carcere. Per quanto riguarda invece l’ex funzionario comunale Cembrola, questi, in fase cautelare è stato diversi mesi recluso ai domiciliari. Per ora, non siamo in grado di fare il computo, ma sotto i 4 anni dovrebbe andare. Non ha precedenti penali, per cui bisognerà capire se in sede di esecuzione della pena potrà accedere ad una forma alternativa di espiazione rispetto al carcere o ai domiciliari.
CLICCA QUI PER LEGGERE L’INTERA SENTENZA DI CASSAZIONE