MADDALONI. Il sindaco De Filippo annuncia la lapide per il brigadiere Della Ratta, ma dimentica l’altro eroe Michele Del Giudice. Scoppia la polemica

29 Aprile 2019 - 12:45

MADDALONI(g.g.) Qualche volta si ha la sensazione che il sindaco Andrea De Filippo si faccia trascinare dall’inerzia delle cose più che determinarle partendo dalla cognizione completa di fatti, situazioni e sfumature.

Un momento della commemorazione svoltasi sabato scorso a Sant’Agata de’ Goti

Sabato mattina ha presenziato, doverosamente, giustamente alla cerimonia della commemorazione dell’anniversario della morte dell’appuntato (vedi foto a destra), promosso post mortem a brigadiere, Tiziano Della Ratta, medaglia d’oro al valor militare, morto a Maddaloni, in un tardo pomeriggio di fine aprile, ucciso dai banditi mentre questi rapinavano una gioielleria.

Ha fatto bene il sindaco De Filippo ad annunciare la posa di una lapide all’interno della biblioteca comunale, in onore di Della Ratta, in modo che questa possa rappresentare l’imperituro ricordo di una città riconoscente a chi ha dato la vita per difenderla.

Avrebbe fatto ancora meglio il sindaco De Filippo a cogliere questa occasione per edificare, prima di tutto moralmente, poi semmai anche materialmente, un monumento alla memoria di veri e propri eroi che comprendesse, oltre a Della Ratta, anche il poliziotto maddalonese Michele Del

Giudice, che perse la vita mentre era in servizio nella Squadra Mobile di Napoli, ucciso da uno dei due malviventi, che lui e il sovrintendente Gennaro Autuori avevano fermato e stavano portando in questura per accertamenti.

Come racconta il sito cadutipolizia.it, alla perquisizione era sfuggita una pistola che uno dei banditi, che sedeva dietro ad Autuori e a Del Giudice, tirò fuori quando l’auto si fermò, facendo fuoco e colpendo alla testa i due poliziotti. Del Giudice morì all’istante, proprio il 27 aprile del 1993, mentre Autuori spirò in ospedale il 2 maggio. I due sospettati furono arrestati e si seppe che uno di loro aveva già ricevuto una condanna a 18 anni per omicidio, ma per la buona condotta, un clementissimo tribunale di sorveglianza ne aveva disposto i domiciliari, da dove naturalmente si era allontanato.

Insomma, la data era propizia. Ed ecco perchè diciamo, forse anche a causa dei tanti impegni che si affastellano nella sua vita ultimamente, il sindaco De Filippo sembra più farsi trascinare dall’inerzia degli eventi invece di determinarli.

Una gaffe che non è passata inosservata e che è stata anche sottolineata con toni comprensibilmente censorei, da più di un maddalonese. La speranza, dunque, è che il primo cittadino, nella procedura amministrativa che porterà alla costruzione della lapide per Tiziano Della Ratta, inserisca anche il giusto tributo all’agente Michele Del Giudice.