MAGLIOCCA SOTTO INCHIESTA. Una domanda al costruttivo ingegnere Baldo Marcello. Ma che “morte” ha fatto l’appalto da (quasi) 3 milioni aggiudicato a Raffaele Pezzella?
22 Febbraio 2025 - 12:36
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In una procedura in cui Magliocca sindaco chiede l’utilizzo della stazione appaltante a Magliocca presidente. E si dice di sì
CASERTA (l.v.r./g.g.) – Le perquisizioni all’amministrazione provinciale di Caserta e al comune di Pignataro Maggiore, legate all’inchiesta sul sindaco e presidente della provincia, poi dimissionario, Giorgio Magliocca, ha provocato un’indagine anche nei confronti di funzionari comunali e provinciali.
Personaggio al centro dell’inchiesta dei pm della procura di Santa Maria Capua Vetere, Gerardina Cozzolino e Giacomo Urbano, è sicuramente il tecnico del comune di Pignataro, Baldo Marcello.
Nei primi giorni del 2025 CasertaCe ha pubblicato un articolo (clicca e leggi) dedicato alle parole che Baldo Marcello avrebbe riferito in procura, sulle
Quindi, Marcello e Palmieri hanno deciso di aprirsi con i pubblici ministeri, supportando in qualche modo l’inchiesta che la procura sta portando avanti sulla corruzione che girerebbe intorno al potere politico di Giorgio Magliocca.
Ma quello che, a nostro avviso, manca rispetto alle aggiudicazioni, ai lavori, agli incarichi è una gara molto importante che è stata aggiudicata solo provvisoriamente.
Ed è importante perché sono presenti tutti i personaggi principali di questa storia. C’è Giorgio Magliocca, presidente dell’amministrazione provinciale di e sindaco di Pignataro, c’è Baldo Marcello, tecnico e rup di questo appalto, e c’è Gerardo Palmieri, nell’agosto 2023 responsabile della stazione appaltante della provincia di Caserta, alla quale Magliocca sindaco si è rivolto, chiedendo in pratica a Magliocca presidente della provincia.
E oltre a loro, c’è anche un altro personaggio: parliamo di Raffaele Pezzella, imprenditore di Casal di Principe sessantenne, socio anche dell’ex sindaco Biagio Lusini, recentemente arrestato, accusato di aver corrotto un funzionario ignoto della provincia di Caserta, e per questo motivo sotto processo a Benevento, ma imputato anche in altri due processi, sempre per corruzione compiuta all’amministrazione provinciale di Caserta e al comune di Calvi Risorta, di cui solo coinvolti anche quello che sarebbe il suo socio Tullio Iorio e Piero Cappello, ex presidente Asi ed ex dirigente per l’ente caleno, nonché spesso incaricato dal comune di Caserta del sindaco Carlo Marino che, in quanto a problemi giudiziari, non è certo intonso.
Per gli ultimi due casi citati, Pezzella e Iorio sono anche accusati di aver supportato economicamente il clan dei Casalesi con la loro attività imprenditoriale.
Ma cosa unisce Baldo Marcello, Giorgio Magliocca, Gerardo Palmieri e Raffaele Pezzella?
L’8 agosto del 2023, la provincia di Caserta rende noto che, nella gara per i lavori di pubblica illuminazione e l’efficientamento energetico di Pignataro Maggiore, gestita dalla stazione appaltante dell’amministrazione provinciale, a risultare aggiudicatario dell’appalto da due milioni e 893 mila euro è la Costruzioni Generali Sud.
L’impresa era rappresentata da Carmine Petrillo, 42enne casertano. Ma per la DDA di Napoli non era lui il titolare, bensì proprio Pezzella, che la gestiva come una sua proprietà, assieme a Tullio Iorio.
Questa gara, in aggiudicazione provvisoria dall’agosto 2023, non è stata mai aggiudicata definitivamente.
Baldo Marcello, che è il responsabile di questi lavori, non ha mai firmato gli step successivi, ovvero l’aggiudicazione definitiva e la firma dei contratti.
È successo perché pochi mesi dopo, nel novembre 2023, Raffaele Pezzella è stato arrestato e poi scarcerato? È accaduto qualcosa da agosto 2023 a novembre 2023?
E infine, dato che Magliocca, secondo quanto hanno dichiarato Marcello e Palmieri, era un amministratore “interventista” sulle aggiudicazioni, ha avuto interesse rispetto anche a questa procedura?
Una domanda, quest’ultima, non certo gratuita o folle. L’intraprendenza di Magliocca è stata dichiarata da chi ha lavorato con lui, i funzionari di Pignataro e della Provincia. E c’è anche Raffaele Pezzella in questa vicenda, ovvero l’imprenditore che è accusato di corruzione in due processi diversi relativamente alla sola provincia di Caserta, tenendo fuori in questo ragionamento il caso di Calvi Risorta.
Ci sembra il minimo, quindi, porre a Baldo Marcello, ma anche a tutti i nostri lettori, un quesito rispetto alla possibile attenzione che Magliocca può aver avuto sulla gara che ha visto trionfare la società CGS, finita in amministrazione giudiziaria proprio perché ritenuta di proprietà di Raffaele Pezzella.