“Qua comandiamo noi, devi crepare”: invalido civile pestato brutalmente da due fratelli
23 Febbraio 2024 - 19:00
Il processo vive le sue battute decisive con l’interrogatorio dei testimoni dell’accusa. Il referto dell’ospedale stabilì che…
ALIFE – Il racconto del 47enne invalido civile F.R. di Alife deve essere stato, evidentemente, supportato da elementi indiziari che hanno trasformato la denuncia da lui presentata in un procedimento penale e in una citazione in giudizio per i fratelli Fabio e Massimo Maio, 44 e 46 anni, anch’essi di Alife, per i reati di lesioni dolose e minacce.
I fatti risalgono al 16 aprile del 2022, quando, in un bar del centro dell’antico paese situato alle falde del Matese e sede di una delle più antiche Diocesi del Meridione, F.R. fu avvicinato da uno dei due fratelli, precisamente da Fabio Maio, il quale, apparentemente senza motivo, secondo la ricostruzione della vittima, gli avrebbe intimato – in una condizione di alterazione che dimostrava palesemente il fatto che fosse ubriaco – di allontanarsi dal locale dove l’invalido, peraltro disoccupato, stava intrattenendosi.
F.R. si allontanò tentando di farlo in maniera veloce, ma sarebbe stato raggiunto, nella centrale piazza, da Fabio Maio, che l’avrebbe colpito ripetutamente anche mentre era a terra. Un vero e proprio pestaggio a cui avrebbe partecipato, a pochi minuti di distanza dai primi colpi inferti, anche l’altro Maio, cioè Massimo.
Completata l’opera di aggressione, i due si sarebbero allontanati a bordo di una vettura di colore grigio.
F.R. fu soccorso dai titolari di una parafarmacia prospiciente al luogo dell’aggressione. Successivamente, insieme a sua sorella E., si recò all’ospedale di Piedimonte dove i medici lo refertarono con una prognosi di tre giorni.
Davanti al giudice monocratico Ferraro di S.Maria C.V. si sta celebrando il processo a carico dei fratelli Maio.
La vittima si è costituita parte civile ed è assistito dall’avvocato Emilio Maddaluna.
Nell’ultima udienza sono stati ascoltati alcuni testimoni dell’accusa, citati cioè dal PM. Altri saranno ascoltati nel corso della prossima udienza.