Mamma morta con i suoi 2 gemellini alla Pineta Grande. Il giudice accoglie le nuove perizie tecniche sulla cartella clinica

1 Febbraio 2020 - 18:34

GRICIGNANO D’AVERSA/CASTEL VOLTURNO – All’esito dell’udienza odierna, il giudice del tribunale di Santa Maria Capua Vetere dottoressa Roberta Carotenuto ha accolto la richiesta del pubblico ministero della Procura Gerardina Cozzolino di acquisire la consulenza tecnica redatta da due esperti informatici sul database della clinica Pineta Grande di Castel Volturno dalla quale emergerebbe come la cartella clinica della giovane ragazza casertana sarebbe stata modificata dopo il suo decesso, con l’inserimento di un antibiotico che non le sarebbe mai stato dato mentre era ancora in vita.
Cartella clinica manomessa dopo la morte di Francesca, il giudice accoglie le nuove perizie
Il giudice Carotenuto ha emesso oggi l’ordinanza con la quale ha superato tutte le eccezioni che erano state sollevate dagli avvocati dei medici della Clinica Pineta Grande di Castel Volturno, che si erano opposti alla richiesta di far confluire gli atti di una indagine parallela nel processo, nata a seguito di una denuncia presentata dalla mamma della povera Francesca Oliva a mezzo degli avvocati Raffaele Costanzo e Francesco Lettieri, che rappresentano anche la parte civile nel processo in corso.
Per questo motivo, oltre ad un procedimento autonomo incardinato in Procura per falso in atto pubblico contro soggetti da identificare, nella prossima udienza fissata il 23 marzo prossimo, sono stati convocati i due consulenti della Procura, Querceto e Ricci (che saranno ascoltati in contraddittorio con il consulente della difesa), insieme alla caposala e ad una infermiera della clinica. Il nodo principale sarebbe la somministrazione dell’Unasyn (antibiotico), che i medici, stando a quanto accertato dai consulenti del Pm Cozzolino, avrebbero inserito in cartella solo dopo la morte della Oliva, ma che, in realtà, non sarebbe mai stato somministrato. Secondo i consulenti della Procura, inoltre, l’antibiotico sarebbe stato inserito tre volte nel diario medico e per due volte inspiegabilmente cancellato pur non essendo mai stato somministrato alla paziente.
Sotto processo per la morte di Francesca Oliva ci sono Stefano Addeo, Renato Brembo, Gerardo Buonanno, Vincenzo Cacciapuoti, Gerardo Cardone, Giuseppe Ciccarelli, Giovanni De Carlo, Antonio Della Gala, Giuseppe Delle Donne, Pasquale Favale, Pietro Granata, Giuliano Grasso, Crescenzo Pezone ed Antonio Russo.