MARCIANISE. Cancellata un’altra vergogna: Velardi “non ha ammazzato Pablo”, prosciolto dopo le accuse a favore di scorta

15 Dicembre 2020 - 21:27

Il pm aveva chiesto l’archiviazione, il sindaco s’era opposto, oggi il gup in camera di consiglio ha chiuso definitivamente la partita

 

MARCIANISE(g.g.) Nessuno ha mai creduto seriamente che Pasquale Trombetta, per gli amici Pablo, avesse minacciato in maniera credibile, cioè in maniera effettivamente pericolosa, il sindaco Antonello Velardi. Eppure nel famoso ricorso, presentato al Tar di Napoli che in quell’occasione incredibilmente entrò nel merito di una materia che non gli appartiene e, smentendo e delegittimando la prefettura di Caserta, il questore e i comandanti provinciali di carabinieri e guardia di finanza, ripristinò la scorta che il comitato per la sicurezza e l’ordine pubblico aveva considerato superfluo, proprio le presunte minacce che Trombetta avrebbe formulato a Velardi rappresentarono la base che ad avviso del ricorrente giustificavano la necessità di una scorta, che mai come in questo caso fu concessa invano con una forzatura della giustizia amministrativa, che al di la di tutto, ripetiamo, andò a valutare fatti e circostanze di cui un giudice del tar o un giudice del Consiglio di Stato non possiede competenza formale e nemmeno il più delle volte informale.

Oggi quelle accuse che avevano poi costituito il contenuto di una querela presentata da Velardi alla procura della repubblica di Santa Maria Capua Vetere, anche allo scopo di rendere l’intera narrazione il più credibile possibile, è stata letteralmente demolita da uno dei giudici che in versione gup ha sancito l’archiviazione con conseguente proscioglimento di Trombetta, dopo che la procura aveva considerato sostanzialmente infondate le accuse formulate dal Velardi che ha tentato la carta dell’opposizione alla richiesta di archiviazione formulata dall’accusa attivando una camera di consiglio che si è conclusa come appena raccontato.

Noi siamo stati sempre presenti dalla fine del 2015 in poi attorno alle vicende di questo sindaco e ricordiamo bene anche quel pomeriggio di un rovente luglio di un paio di anni fa allorquando un incendio si scatenò nella proprietà di Pasquale Trombetta e della sua famiglia.

Questi non ha mai avuto alcun problema ad ammettere che quegli impianti, quelle volumetrie fossero abusive. Nonostante questo, il Velardi allora sovraeccitato dalla carica da poco conquistata, accorse sul posto e rovesciò gratuitamente come ci raccontarono diversi testimoni presenti sul posto, improperi di ogni genere all’indirizzo di Trombetta che oggi ha ricevuto finalmente giustizia.