MARCIANISE. Il piano B contro Rockfeller. Durante Napoli-Juve al San Paolo l’intesa tra Giuseppe Piccolo e Lupin

21 Aprile 2019 - 12:51

MARCIANISE (g.g.) – Il panico s’impadronì dei componenti della famiglia Letizia, ma anche di quella dei Piccolo-Quaqquaroni, con questa imparentata attraverso il matrimonio di Palma Piccolo, sorella di Achille e di Angela figlia del “capostipite” Antimo Piccolo, e Andrea Letizia.

Proprio l’arresto di quest’ultimo non lascia solo un vuoto, ma anche una sorta di doppio danno, perché a quel punto, l’unico esponente apicale delle due famiglie, rimasto a piede libero, dopo essersi fatto 7 anni di carcere a sua volta, è Pasquale Piccolo detto Rockfeller, solennemente “schifato” da tutti, a partire dai suoi nipoti di secondo grado, Achille, Angelo e Palma, che ormai lo considerano inaffidabile al di là che fosse cugino diretto del loro genitore, fondatore del clan.

E allora c’è la necessità di garantire i soldi che devono arrivare in carcere ai detenuti. Ad escogitare una sorta di piano B è Antonio Letizia, anche lui in carcere, ma che ha di fronte ancora libero, suo figlio Giuseppe detto Vincenzo. Con parole allusive “mozzicate” gli fa capire che c’è la necessità di costituire un gruppo autonomo da Pasquale Piccolo Rockfeller, dovrà essere affiancato dal familiare Giuseppe Letizia e come manovalanza definita carinamente nel colloquio “carne da macello”, da Enzo Villalunga detto in arte Lupin

e tale Angelo, non meglio precisato.

Giuseppe Letizia detto Vincenzo, parla al padre di un appuntamento di piacere, di passione sportiva che lo ha visto presenziare alla partita del Napoli contro la Juventus a cui ha assistito proprio insieme a questo Lupin.