MARCIANISE. Riecco Velardi, ma soprattutto Angela Letizia. Vuol far fuori dalla giunta Antonio Golino per metterci la Cirillo o Iadicicco. Lo sceriffo al sindaco: “Te ne vai a casa”

11 Agosto 2023 - 19:58

Il centrosinistra dice di voler fare l’opposizione, ma ieri mancavano tre consiglieri, tra cui la candidata sindaco Lina Tartaglione. Ma il ring vero è stato quello allestito nelle stanze dietro all’aula consiliare. Il tentativo di Gian Domenico Colella con Russo e altro ancora

MARCIANISE (g.g.) – Avevamo scritto più volte nei primi giorni e nelle prime settimane successive alle elezioni comunali di Marcianise che la tenuta dei numeri nei banchi del centrosinistra avrebbe costituito una condizione sufficiente, ancor prima che necessaria, per rendere la vita difficile, se non impossibile, al sindaco Antonio Trombetta, nonostante l’atto di trasformismo del consigliere comunale Giovanni Pratillo, ispirato da Pino Riccio, che ha portato i voti raccolti con Lina Tartaglione dall’altra parte, mettendoli a disposizione del primo cittadino.

E invece, ieri sera, giovedì, quando l’obiettivo di mettere di nuovo sotto la maggioranza-non maggioranza sembrava a portata di mano, a causa dell’assenza dall’aula del solito Giuseppe Tartaglione, è capitato che proprio i banchi del centrosinistra siano rimasti desolatamente vuoti o quasi.

Chi vuole fare politica sul serio non sta lì a pensare che è il 10 agosto. E se si trova al mare, ritorna per quella giornata.

Esattamente quello che non hanno fatto Lina Tartaglione, Alberto Abbate, Paola Foglia. Poi c’era l’assenza di Raffaele Guerriero,

ma questa cosa, si sa, avviene perché il suo comandante Stefano Graziano gli dice di far così, gli dice di dare una mano sottobanco alla coalizione alla quale non si è presentato, in puro Graziano style.

Fatto sta che, nonostante in aula ci fossero solo 11 esponenti della maggioranza, mancava anche il sindaco Trombetta, dall’altra parte erano anche di meno. E il Riequilibrio di Bilancio è passato.

Giuseppe Tartaglione ha ri-litigato con il primo cittadino perché, dopo aver chiesto, a nome di Gerardo Trombetta, ma soprattutto a nome di Angela Letizia e Antonello Velardi, di cacciare dalla giunta il buon Antonio Golino, sostituendolo con una delle ex assessore, Giovanna Cirillo o Giovanna Iadicicco, che hanno il solo merito di essere simpatiche e amiche di Angela Letizia, voleva solo far casino sulla delibera, frutto del suo ordine del giorno approvato dal consiglio comunale, relativamente alla questione portavoce.

La segretaria comunale Maria Carmina Cotugno non gliel’ha voluta far passare, in quanto ha detto che il documento era ancora mancante della firma del sindaco e, manco a dirlo, lo sceriffo si è messo a fare lo sceriffo, e la cosa più gentile che ha detto al sindaco, il quale per ora si è rifiutato di sostituire Golino con le due ancelle politiche della Letizia, è stata: te ne vai a casa.

Intanto, proseguono anche le manovre sottobanco, probabilmente orchestrate da Gabriele Trombetta, nipote del sindaco, e non avversate da Giovanni Zannini, per portare in maggioranza Nicola Russo, soprattutto eletto grazie ai voti portati da Giovan Battista Valentino, il quale non sembra entusiasta di questa cosa.

Dopo la cena svoltasi nel ristorante casertano Incontri di Vino, l’imprenditore Dante Salzillo, a cui va ascritta la paternità di molta parte dei voti ricevuti dal consigliere Gian Domenico Colella, ha eterodiretto la prima mossa di quest’ultimo, che si è dichiarato indipendente e che sta provando a costituire gruppo proprio con Nicola Russo, in modo da dare corpo e forma a ciò che costituirebbe, a quel punto, un vero e proprio ribaltone, con due consiglieri comunali – Pratillo e Russo – passati dal centrosinistra in cui sono stati votati, alla maggioranza sostanzialmente di centrodestra guidata dal sindaco Trombetta.

Seguiremo con attenzione gli eventi anche durante questo mese di agosto.