Carlo Marino all’attacco della giunta “fannullona”. Nel conclave del Belvedere questo e altro ha detto alla sua maggioranza

15 Maggio 2018 - 13:27

CASERTA (g.g.) – Non è che si sia trattato di un incontro effettivamente decisivo per il futuro di questa città. Per la prima volta, però, il sindaco Carlo Marino ha voluto convocare i consiglieri della sua maggioranza da un luogo diverso dal comune, forse per sottolineare la valenza politica di questa riunione che si è svolta in una sala del Belvedere di San Leucio.

In questi casi, risuonano immancabili, parole ed espressioni rituali: rilancio dell’azione amministrativa, cambio di passo; verifica dei contenuti, ovviamente, ma non solamente a Caserta, rimangono parole al vento, visto che le cose pratiche sono sempre le stesse, qualche poltrona e favori che qualcuno può avere per la propria famiglia e per i suoi elettori svolgendo la propria funzione.

Però un fatto interessante va sottolineato: il concetto del cambio di passo è stato collegato all’insoddisfazione del sindaco nei confronti della giunta e quindi degli assessori. Nulla di personale, nessun atto di accusa individuale neppure un rimprovero legato a una carenza di capacità da parte dei componenti dell’esecutivo. però Marina ha il bisogno di mostrare alla città qualcosa di diverso, molto diverso rispetto a quello che è riuscito a fare nei primi due anni. Per cui chiede agli assessori un impegno maggiore, anche in quantità di ore, nell’assolvimento delle funzioni.

Il caso Corvino-Iovino, è stato solo lambito, dopo la lettera scritta dall’assessore al segretario generale, la questione servizi sociale è diventata pericolosissima, ancora una volta. Sul tema di un rimpasto ampio di deleghe Marino ha frenato. Conosce bene gli usi e i costumi di un consiglio comunale formato da persone, vale per maggioranza e minoranza, che no  hanno mai badato all’appartenenza politica, ma solo a interessi concreti, per cui il sindaco teme che si innesti una sorta di spirale per effetto della quale, chiudendo un rimpasto con alcune forze politiche, si formerebbero subito degli intergruppi d’interesse per chiederne un altro e questo logorerebbe ancor di più un’azione di governo già difficile e incerta.

Al momento dovrebbe esserci solo l’avvicendamento di due assessori. Per Campania Libera esce da dimissionario Giffatti e vedremo dal cilindro di Viviana Trovato, di Russo e De Lucia chi uscirà fuori. per quanto riguarda l’assessore Caiazzo, la sua poltrona scricchiola sempre di più, anche  per le presenze limitatissime che garantisce e per un Puc fermo al palo, forse non completamente per colpa sua.
Al suo posto entrerà uno tra Maietta o Mazzarella.