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Mauro Felicori paga con i soldi pubblici le radio per auto-smarchettarsi, ma vuol scappare da CASERTA. Ha chiesto di entrare nel CdA della Rai

6 Giugno 2018 - 09:59

CASERTA(g.g.) L’ineffabile Mauro Felicori impazza, stavolta però a pagamento, sui networks radiofonici. Stamattina, super marchetta sulla regata farlocca tra Cambridge ed Oxford da parte di due speaker di Kiss Kiss, radio ufficiale della manifestazione, largamente ripagata con i soldi dei contribuenti. Soldi pubblici spesi per consentire a Felicori, stamattina, al microfono trasformato in uno scendiletto della radio, di non dire nulla di tutte le nefandezze e di tutte le questioni pesantemente aperte di un monumento che vive di apparenza mentre all’interno le stanze si sbriciolano e i rifiuti si ammassano.

A questo punto c’è da augurarsi quasi quasi che Mauro Felicori venga indicato dal Pd nel nuovo consiglio di amministrazione della Rai che scade il 30 giugno. Perché andandosene a luglio eviterebbe altri disastri ma soprattutto sapremo per la prima volta come sono stati spesi i soldi degli incassi che, oggi per merito di persone e di politici che ci hanno lavorato in passato, restano al 100% nella disponibilità dei musei.

E già perché Felicori, che di Caserta non gli è mai fregato granché, è presente nella short list di coloro che, avendone i requisiti (e ora si capisce tutto l’auto-promozione e il marchettaggio indotto di questi anni) si candidano ad andarsene al più presto anche perché sa che alla scadenza del contratto, marzo 2019, questo governo non lo confermerà mai soprattutto quando avrà visto, ispezionato come lui ha gestito la Reggia di Caserta.

Per quanto riguarda questa short list compare anche il nome di Domenico Falco. Dovrebbe trattarsi dello storico esponente dell’ordine dei giornalisti napoletano, oggi presidente del Corecom, organismo di valutazione che determina i contributi alle televisioni locali. Inutile dire che non c’è paragone tra la competenza che può avere un Mimmo Falco, chiara, evidente nel suo curriculum, e quella che può avere un Felicori che ha governato il cimitero di Bologna, non bene, ci dicono, ed è venuto a fare a Caserta quello che ha fatto grazie alla distrazione, alla superficialità e all’ignoranza del popolo bue.

 

QUI SOTTO L’ELENCO DEGLI ASPIRANTI CON I NOMI DI FELICORI E FALCO