MAZZETTE nei comuni di VILLA LITERNO e LUSCIANO. Chiuse le indagini sui sindaci

24 Aprile 2020 - 16:27

VILLA LITERNO/LUSCIANO – Erano finiti nel mirino della Procura della Repubblica di Napoli Nord, accusati, insieme ad altre 21 persone, a vario titolo, di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, turbata libertà degli incanti, frode nell’esecuzione dei contratti, falso in atto pubblico e abuso d’ufficio. Oggi per Nicola Tamburrino, sindaco di Villa Literno, sospeso dalla carica e ai domiciliari, e Nicola Esposito primo cittadino di Lusciano, si sono chiuse le indagini.

Gli arresti partirono a dicembre 2019 e le manette scattarono ai polsi del sindaco di Villa Literno Nicola Tamburrino, insieme agli imprenditori Francesco e Salvatore Nicchiniello, e all’ex dirigente del Comune Giuseppe D’Ausilio, tutti di Villa Literno.

Secondo la Procura della Repubblica di Napoli Nord, ci sarebbero state, da parte degli imprenditori, promesse di soldi al dirigente (circa 30mila euro) e l’appoggio elettorale alle elezioni amministrative del 2016 a Tamburrino dietro l’interessamento per velocizzare il rilascio di una licenza per la realizzazione di un centro turistico a Villa Literno richiesto dalla società ‘CGN ‘intestata formalmente alla moglie di Franco Nicchiniello ma gestita, di fatto, da quest’ultimo insieme al figlio Salvatore.