CORONAVIRUS. Tre infermieri ed un medico inviati dalla Protezione Civile all’OSPEDALE DI CASERTA, ma l’incarico è già scaduto

3 Dicembre 2020 - 16:42

Sarebbe auspicabile una proroga, in un momento di emergenza per la vita ospedaliera della Campania

CASERTA – Sono 4 componenti del corpo medico i volenterosi che hanno deciso di imbarcarsi nella difficile esperienza della cura del contagio da covid-19 all’ospedale Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta. Tre infermieri ed un medico cardiologo, provenienti da altre strutture convenzionate al sistema sanitario nazionale, destinati dalla Protezione Civile , risultano aver accettato l’incarico tra coloro che sono stati indicati dall’Unità di crisi della Campania. La questione degli operatori della salute inviati dalla Protezione Civile qui in Campania è stata al centro di aspre polemiche tra il governo e il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. A fine ottobre,  De Luca aveva scritto al presidente del Consiglio Giuseppe Conte per lamentarsi del fatto che aveva chiesto “l’invio immediato da parte della Protezione Civile di 600 medici (con particolare attenzione agli anestesisti) e 800 infermieri”, lamentandosi del fatto che fossero arrivati solo “solo 22 medici e 81 infermieri”. Di questi 103, quindi, 4 hanno operato al Civile di Caserta. Nel frattempo, il 15 novembre la Protezione Civile ha pubblicato una manifestazione di interesse per provare ad assumere fino a 450 medici in Campania, di varie specializzazioni, da tempo richiesti dall’amministrazione regionale per rispondere alla seconda ondata di contagi da coronavirus, con scadenza mercoledì 18, alla quale hanno aderito, secondo i dati del Dipartimento della protezione civile, 160 medici.

Un’esperienza che, nel frattempo, è già terminata per i 3 infermieri, entrati in servizio lo scorso 1 novembre. Agli sgoccioli, invece, quella del dirigente medico, che terminerà domani, 4 novembre. Un lasso di tempo spiegato da una nota inviata dall’Unità di crisi regionale alla governance dell’ospedale capoluogo, che determina la durata minima dell’impegno a 28 giorni, con possibilità di proroga. E speriamo che, a questo punto, una proroga possa arrivare in tempi rapidi, in considerazione del fatto  che in un momento simile ogni lavoratore del campo sanitario è indispensabile. Vedremo se verranno messe in atto tutte le azioni necessarie per la proroga del lavoro al Sant’Anna e San Sebastiano dei tre infermieri e del medico e se i quattro operatori se la sentano ancora di affrontare questo compito così importante.

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