MENSA SCOLASTICA DI SAN NICOLA, guerra totale. Il Tar sospende per 10 giorni la revoca-decadenza all’Ati Monaco-New Food ma la battaglia è appena iniziata

8 Aprile 2024 - 18:03

Si tratta di un decreto che consentirà all’impresa di riprendere già da domani l’attività. Ma la vera udienza sulla richiesta di sospensiva, stavolta con le ragioni di tutte le parti, dunque anche quelle del Comune, esposte da un avvocato, si terrà il prossimo 18 aprile.

SAN NICOLA LA STRADA. Avevamo annunciato, già stamattina (CLIKKA E LEGGI) l’immediata iniziativa giudiziaria della New Food di Salvatore Balestrieri (per dirla tutta, aggiungiamo ora, con precisione, dell’Associazione temporanea d’imprese tra F.Lli Monaco di Maurizio Monaco & C. e New Food Soc. Coop.), finalizzata ad impugnare, con procedura urgentissima, l’atto di revoca-decadenza, firmato dal sindaco di San Nicola la Strada, Vito Marotta – a dirla tutta, anche in questo caso, per la precisione formale della notizia, firmato dal Rup dell’Area Servizi sociali e scuola del Comune di San Nicola, Daniela Carta – dell’appalto stipulato tra le due parti, ossia Comune e Ati, per l’erogazione del servizio mensa agli alunni delle scuole che ricadono sotto l’egida gestionale municipale, ossia materne, elementari e medie.

La natura e le modalità con cui Vito Marotta aveva fatto produrre questo atto, sotto la spinta delle mamme furiose per la qualità del servizio erogato dalla New Food, aveva già di per sé prestato il fianco, essendo in gioco pesanti interessi economici di un’azienda, all’adozione della procedura più veloce del Tar, che non è quella della sospensiva, data o non data entro due o tre settimane dal ricorso e che arriva o non arriva ad epilogo di un breve dibattimento in cui le parti costituite nel procedimento espongono le proprie ragioni, ma il provvedimento cautelare monocratico del presidente del Tar di Napoli, che la delega a un presidente di una delle sezioni (in questo caso ad Alessandro

Tomassetti dell’Ottava sezione). Si tratta di una procedura che ricorre quando il Tar riconosce l’esistenza dell’estrema gravità e urgenza, partendo da una rapida considerazione del bilanciamento degli interessi contrapposti.

Il Tar, in questi casi, si pronuncia inaudita altera parte; in poche parole, senza ascoltare le ragioni articolate dalla parte attrice e dalla parte convenuta, ma limitandosi a valutare le prime esclusivamente in relazione all’esistenza delle già citate esistenze di estrema gravità e urgenza. Dunque, un decreto cautelare che va solo a congelare la procedura. Nel caso di San Nicola, riguarda la nota del dirigente, ma anche tutti le contestazioni formali, per la precisione 4, due a gennaio e due a febbraio, notificate dal Comune all’Ati, nonché la nota del 9 febbraio scorso con cui, sempre il Comune confermava le sanzioni erogate a carico dell’azienda.

Il giudice si pone però il problema delle ragioni di chi subisce un provvedimento cautelare inaudita altera parte. Per questo motivo, la particolare tipologia di sospensione dell’efficacia di un atto amministrativo, realizzata con questo decreto, ha un tempo di vita brevissimo. Come si suol dire, fatemi un attimo organizzare e poi discutiamo in maniera ordinata l’istanza di sospensiva. Tutto ciò è dimostrato dal fatto che il provvedimento del Tar fissa, per il prossimo 18 aprile, dunque esattamente tra 10 giorni, l’udienza in camera di consiglio in cui, da un lato l’Ati Monaco-New Food, dall’altro lato il Comune di San Nicola potranno esporre pienamente le loro ragioni.

Ad epilogo di questo breve dibattimento, il Tar deciderà se accettare o meno l’istanza di sospensiva dell’impresa, fissando a quel punto una data, spostata però in questa circostanza, anche di 7-8 mesi, del giudizio di merito in cui poi andrà a emettere una sentenza di primo grado, e dunque sempre impugnabile al Consiglio di Stato, come lo sarebbe del resto anche la decisione sulla sospensiva, di qualsiasi segno questa fosse.

In poche parole, tra il 18 e il 19 aprile ne sapremo di più.