Militante casertano minacciato con un coltello dopo il Napoli Pride

1 Luglio 2024 - 09:26

La denuncia di Sinistra Italiana 

CAPUA – Militante casertano aggredito dopo il Napoli Pride. Lo denuncia in una nota la federazione di Caserta di Sinistra Italiana. Vittima dell’agguato il vice segretario della federazione, il capuano Fabio Carbone

Intorno alle 18,20, Carbone stava rientrando dal corteo quando “all’altezza di via Marina incrocio con via Colombo veniva avvicinato da un motorino con due persone a bordo subendo un tentativo di aggressione con una lama e reiterate provocazioni, frasi come “Comunista di merda”, solo perché indossava una maglietta con la scritta “Bella Ciao” dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia e aveva con sé la bandiera di Alleanza Verdi Sinistra – si legge nella nota – Solo per circostanze del tutto fortuite, il sopraggiungere delle auto e il semaforo che è scattato, l’aggressione non si è compiuta”. 

Per la federazione casertana “questo episodio è solo l’ultimo di una lunga serie di violenze e intimidazioni chiaramente accomunate dalla matrice neofascista che le Istituzioni di questo Paese, nate dalla Costituzione repubblicana e la società civile che crede nei valori della democrazia hanno il dovere di denunciare e arginare con ogni determinazione – prosegue la nota – Parla di un clima irrespirabile, in cui i nostalgici dell’epoca più buia del nostro Paese hanno rialzato la testa A Fabio, evidentemente provato dall’accaduto, la più larga solidarietà della nostra comunità politica e la promessa di continuare a camminare insieme nella lotta contro i fascismi e l’intolleranza“,

conclude.

Sull’episodio interviene anche il capogruppo al senato dell’Alleanza Verdi Sinistra, Peppe De Cristofaro: “Sono solidale e vicino a Fabio Carbone della segreteria provinciale di Sinistra italiana di Caserta, vittima di un tentativo di aggressione fascista al termine del Gay Pride a Napoli – scrive sui social – E’ un episodio grave che testimonia il livello crescente di pericolosità di questi squadristi. Vanno chiamati col loro nome, squadristi e fascisti. Probabilmente si sentono forti e legittimati dal clima politico e dal vergognoso comportamento della destra al governo che, invece di prendere le distanze, si scaglia contro chi porta alla luce l’esistenza di un’estrema destra pericolosa e sovversiva. Ma hanno fatto male i loro conti. Non sottovalutino la forza della nostra solidarietà e della nostra tenacia“, conclude De Cristofaro.