Militare casertano senza “il posto fisso”. L’esercito dice no al trasferimento per stare vicino al figlio
1 Aprile 2024 - 10:40
Solo a seguito di un’ordinanza emessa dalla Sezione Seconda del Consiglio di Stato, il dipartimento del Personale dell’Esercito ha deciso per lui lo spostamento per stare vicino alla famiglia di Riardo
RIARDO – VFP1, VFP4. Sono termini che tanti giovani della nostra provincia conoscono bene.
Il VFP4, ovvero il volontario in ferma prefissata, è spesso una posizione ambita dai ragazzi e dalle ragazze che sognano un lavoro nelle forze armate e che superano brillantemente l’anno di volontario detto VFP1.
Ed è la posizione che ha vissuto un giovane militare casertana padre di un bambino piccolo.
Volontario, quindi per 4 anni, aveva ricevuto la bellissima notizia della nascita del proprio figlio e, per questo, aveva richiesto un trasferimento della sede di Capua visto che la sua compagna vive con il piccolo a Riardo.
Il dipartimento del personale dell’Esercito, però, ha rigettato la sua richiesta, visto che non esiste un contratto di lavoro a tempo determinato con il militare Casertano e, quindi, non avrebbe avuto diritto al trasferimento.
Una decisione che, ovviamente è stata contestata dal militare che ha fatto ricorso prima al Tar e poi al Consiglio di Stato.
Ed è stata proprio la Seconda Sezione del tribunale amministrativo di appello a dare ragione all’uomo.
Infatti, un diverso trattamento tra chi ha un contratto a tempo determinato e chi ha un lavoro a tempo indeterminato è ritenuto illegittimo, come sancito dalla direttiva europea 70 del 1999.
A questo punto, anche il dipartimento del personale dell’esercito ha dato il via libera al trasferimento proponendo al giovane militare la sede di Caserta, visto che Capua non aveva posti liberi.