Missione umanitaria pro Ucraina: partiti i due bus di Air carichi di medicinali e alimenti. Ritorneranno a Caserta con 120 profughi

23 Marzo 2022 - 11:57

IN CALCE LE FOTO. Il viaggio ha preso il via stamattina dopo la benedizione di don Antonello Giannotti. L’amministratore unico di Air, Anthony Acconcia, ringrazia i dipendenti: “Gara di solidarietà di tutto il personale. Idealmente sono tutti con noi”.

 

 

CASERTA Due autobus bipiano carichi di medicinali, alimenti a lunga conservazione, prodotti per l’igiene intima, indumenti. E’ partita stamattina alle 7.30 la “Missione Ucraina” di Air, la società pubblica che gestisce il sistema di trasporto locale urbano, regionale e provinciale. I due mezzi, benedetti da don Antonello Giannotti, si trovano ora già in Toscana ed il viaggio proseguirà fino alla Polonia. Una prima tappa, per depositare tutto il materiale raccolto nei giorni scorsi nei depositi Air di Caserta e Avellino e, successivamente, a Varsavia dove ad attenderli troveranno i 120 profughi ucraini che verranno poi accolti a Caserta.

A guidare la delegazione di Air, l’amministratore unico Anthony Acconcia. Con lui alcuni suoi collaboratori, dirigenti della società, due interpreti e sei autisti. Proprio a questi ultimi va il ringraziamento di Acconcia: “Ben 78 autisti si sono candidati per partecipare a questa missione umanitaria. Una sorta di gara della solidarietà. I dipendenti sono stati tutti encomiabili. Sono molto colpito dalla sensibilità e dall’attenzione che ha famiglia Air ha profuso per questa iniziativa. Tutti hanno partecipato alla raccolta benefica realizzata in collaborazione con la Caritas e con padre Ihor

Danylchuk, della parrocchia Santissima Trinità. Idealmente – sottolinea Acconcia – ora sono tutti in viaggio con noi”.

Le foto che pubblichiamo sono state scattate stamattina; don Antonello Giannotti, presidente della Caritas di Caserta, ha benedetto i due autobus prima che iniziasse il loro “viaggio della pace”. “E’ stato un momento emozionante – conclude il dirigente -. Dalla collaborazione con don Antonello e con padre Ihor è nata un’iniziativa che certamente ci arricchirà ma che, soprattutto, ci permetterà, nel nostro piccolo, di alleviare il dolore di persone costrette ad abbandonare il proprio Paese in guerra”.