MONDRAGONE. Amministrazione in affanno sul rendiconto. Diffida del prefetto tenuta nel cassetto e un escamotage per allungare i tempi

16 Maggio 2018 - 12:37

MONDRAGONE -Un paio di ore fa i consiglieri comunali di Mondragone hanno ricevuto la diffida inviata dal Prefetto di Caserta, relativa alla mancata approvazione del rendiconto 2017 da parte dell’amministrazione Pacifico.

Ma con una certa sorpresa i consiglieri hanno dovuto prendere atto che quella diffida, al comune, era arrivata più di 10 giorni fa, precisamente il 4 maggio, giorno dal quale è rimasto, evidentemente, nel cassetto del dirigente del Settore Finanze Mario Polverino. Insomma, una sorta di novità di cui noi non ricordiamo molti precedenti. La sensazione che si ha è che si sia trattato di un escamotage per guadagnare tempo, per consentire ai revisori dei conti (che già si erano contraddistinti per un parere non collegiale al recente preventivo 2018) di chiudere il loro lavoro sul rendiconto. E così la notifica della diffida avvenuta oggi fa il paio con l’invio degli atti del bilancio all’intero consiglio comunale avvenuto, invece, ieri.

La legge italiana di un paese poco serio anche per queste cose, lo consente ma riteniamo che questi giochini vadano evitati. Un comune ligio, intanto rispetta il termine previsto del 30 aprile. Poi,s e proprio non ce la fa, aspetta la diffida del prefetto e rispetta il termine dei 20 giorni, notificando la stessa ai consiglieri, entro e non oltre, 24 ore. Questo il nostro punto di vista, fermo restando che a Mondragone, come riteniamo altrove, hanno sfruttato quest’altra legge barzelletta.