MONDRAGONE. Case popolari occupate: passando dalla guerra tra poveri ai mancati controlli
8 Settembre 2022 - 15:13
Nei prossimi giorni, cercheremo di arrivare al nocciolo della questione
MONDRAGONE (Maria Assunta Cavallo)- In passato avevamo toccato l’argomento case popolari dopo che alcuni residenti avevano chiesto un nostro intervento affinché il Comune provvedesse al rifacimento di intonaci scrostati e muri fatiscenti. Questa volta però Il tema che affrontiamo è ben altro. Sono trascorsi oramai due anni dal caso di un’ anziana con figlio disabile che tornata dall’ospedale, dopo alcuni giorni di ricovero, aveva trovato il suo appartamento occupato da una famiglia. Un episodio denunciato da un altro figlio della vittima sia al Comune di Mondragone e sia alla caserma dei carabinieri e che riaprì il dibattito sulla questione delle occupazioni abusive. Oltre a perdere la casa, l’anziana perse il suo arredamento, il suo corredo, gli oggetti di valore e quelli a cui era legata da valore affettivo. Nonostante le varie denunce, non si mosse una sola foglia e la famiglia “usurpata”, quella casa non l’ha mai più riavuta indietro. La detenzione di un alloggio di edilizia residenziale pubblica è considerata legittima solo in presenza di un provvedimento formale di assegnazione emesso nel rispetto dei requisiti, è pur vero che in molte assegnazioni, questi requisiti vengono meno ed in assenza di controlli, il fenomeno diventa poi dilagante. Diverse famiglie sono oramai schiave delle proprie abitazioni e per paura che queste vengano occupate nei momenti di assenza, limitano le proprie uscite alternandosi. Discorso diverso per chi è “costretto” ad allontanarsi per motivi di lavoro accompagnato da patemi d’animo continui. Storie simili non sono nuove, e nella maggior parte dei casi raccontano situazioni di grande disagio economico in cui si sviluppano conflitti tra persone povere o poverissime: da una parte chi aspetta l’assegnazione della casa popolare a canone ridotto e calcolato in base all’ISEE, dall’altra chi è costretto a occupare l’abitazione di qualcun altro per disperazione. Situazioni complicate in cui gioca un ruolo fondamentale l’intervento dell’Amministrazione Comunale a cui qualcosa probabilmente è sfuggito di mano e sta sfuggendo. Sul territorio mondragonese sono tanti i complessi residenziali comunali ubicati in diversi punti della città e questa mattina, per ben comprendere il fenomeno delle abitazioni abusive, abbiamo contattato chi in queste case ci vive da tempo e dai loro racconti è emerso che dove vi è la maggiore concentrazione di disagio economico, culturale e sociale, il fenomeno dell’occupazione abusiva, dilaga. Per motivi che ben si possono immaginare, abbiamo volutamente omesso di pubblicare il nome dell’anziana e di suo figlio disabile, ma certamente la storia non finisce qui e nei prossimi giorni, cercheremo di arrivare al nocciolo della questione