MONDRAGONE. Il dolore dei familiari del 18enne Alessio Li Petri: “Dalle istituzioni nessun cordoglio”

12 Ottobre 2019 - 16:05

MONDRAGONE (Maria Assunta Cavallo) – Ha scosso l’intera comunità la morte prematura di Alessio Li Petri, il 18 enne stroncato da un male incurabile (LEGGI QUI). Alessio era un ragazzo amato da tutti e con tanta voglia di vivere e di vedere realizzati tutti i suoi sogni, non lo voleva lasciare questo mondo Alessio, e per circa un anno e mezzo ha lottato come un leone aggrappandosi alla speranza di potercela fare e di vincere la sua battaglia contro il “male”. Ma il mostro è stato più forte di lui “strappandolo” con forza e per sempre all’affetto dei suoi familiari, dei suoi amici e di quanti hanno avuto la fortuna di conoscerlo.

Nella “Terra dei fuochi” si continua a morire,  ed il mostro non risparmia nessuno, ma oggi non solo si muore di cancro, ma ci si nasce con la malattia, e sono centinaia i bambini che appena affacciati alla vita, inconsapevolmente devono già lottare per sopravvivere.

La famiglia di Alessio costretta ad affrontare un evento drammatico e traumatico, in queste ore sta ricevendo l’affetto di tutti quei cittadini colpiti dallo stesso dolore, ma non solo. All’appello però è mancata la vicinanza delle Istituzioni, e questo in una terra “marchiata” dai valeni per colpa della scelleratezza umana, che ha agito per mano di criminali senza scrupoli, affamati di denaro, non può e non deve accadere.

Niente e nessuno potrà mai restituire Alessio all’affetto dei propri cari, ma le famiglie Li Petri e Zito, nonostante il grave lutto che li ha colpiti, hanno trovato la forza di contattarci questa mattina per lanciare un appello ai politici locali, dai quali non è pervenuto alcun messaggio di cordoglio: “Nessun pensiero e’ stato rivolto alla memoria di un ragazzo finito troppo presto. Ci aspettavamo un gesto d’affetto, la proclamazione di un giorno di lutto cittadino, ma non perché questo ci e’ dovuto, ma in un luogo dove si continua a morire, crediamo che i politici debbano dare un segnale forte e positivo, urlando basta a ciò che sta accadendo. Ad un mese dalla morte del nostro congiunto organizzeremo una fiaccolata in sua memoria, sperando che nessuno possa ostacolare questo nostro desiderio“.

E accade che si muore ogni giorno e si continuerà a morire e nessuno mai pagherà per questa mattanza. Ci uniamo al dolore delle famiglie Li Petri e Zito, porgendo le nostre più sentite condoglianze.